Mondiali 2018, il ruggito del Senegal: i leoni della Teranga domano la Polonia

Gli africani volano a sorpresa in testa al girone H. Giornata 'no' per Lewandowski e soci

Foto LaPresse - Fabio Ferrari

MOSCA – E’ ufficialmente il gruppo delle sorprese, forse anche quello più divertente, il girone H. Per capire il motivo basta spulciare velocemente la classifica: Senegal e Giappone a 3 punti, Colombia e Polonia ferme 0. Già, perché dopo la vittoria nel match delle 14 dei nipponici ai danni dei sudamericani (rivelazione del 2014), è arrivata anche il successo nel pomeriggio dei leoni della Teranga ai danni della Polonia.

Il Senegal ruggisce subito

Pronti via ed è subito assalto Senegal. A dire il vero nella prima fase del match a dominare è il caos: tanti gli errori nel cuore del campo, con i guanti dei portieri ancora immacolati dopo mezz’ora. Al 38′, però, il pressing asfissiante ripaga gli africani. E’ Thiago Cionek a spedire in paradiso il Senegal, con la deviazione vincente dopo un tiro di Gueye dal limite che spiazza Szczesny. Ci si aspetta la reazione dei polacchi, ma fino al duplice fischio in campo c’è solo una squadra.

Pressing e ritmi alti: così i leoni hanno domato Lewandowski e soci

La seconda frazione si apre come si era concluso il primo tempo, con la Polonia che viene letteralmente aggredita in fase di costruzione. Tant’è che l’unico brivido viene da una palla inattiva. Lewandowski pianifica già l’esultanza al 51′, ma la sua punizione viene cancellata da N’Diaye. La Polonia avanza timida, mentre il Senegal si difende e riparte a ritmo tambureggiante. Lo scoccare dell’ora di gioco decreta il raddoppio africano: sul retropassaggio suicida di Krychowiak si inserisce Niang, la punta del Toro si invola verso Szczesny e lo fredda, in una sorta di rivincita del derby della Mole. Lo stesso Krychowiak  si rifarà all’88’ con l’inserimento condito da un colpo di testa vincente che vale l’1-2. Ma è troppo tardi per rimettere in carreggiata la Polonia.

 

 

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