SAMARA – La Serbia ringrazia il magico sinistro di Kolarov e conquista i tre punti contro un coriaceo Costa Rica. La formazione centroamericana ha giocato un buon primo tempo, con gli slavi che si sono visti a sprazzi, risultando però anche pericolosa dalle parti di Keylor Navas, il portiere del Real Madrid. Nella ripresa la punizione del mancino della Roma a sbloccare un match che rischiava di chiudersi a reti inviolate.
Tanta Italia protagonista
Il primo tempo ha messo in mostra tanti calciatori che giocano nel campionato italiano. Le prime vere occasioni sono per il Costa Rica. Entrambe sulla testa di Giancarlo Gonzalez, difensore del Bologna ed ex Palermo: la prima finisce docile tra le braccia del portiere serbo, la seconda, ancora più clamorosa, finisce alle stelle. Al 27′ bel lancio di Kolarov per Milinkovic-Savic: gran controllo di destro e conclusione debole col sinistro solo davanti a Navas; il portiere blocca. Il giocatore della Lazio è ispirato e al 43′ fa brillare gli occhi ai tifosi presenti allo stadio e davanti alla tv: lancio dalla trequarti di Milivojevic e splendida rovesciava di Milinkovic-Savic, con Navas che deve impegnarsi per bloccare in due tempi. Il guardalinee segnala il fuorigioco ma il Var avrebbe convalidato la rete perché il centrocampista della Lazio era in posizione regolare.
Secondo tempo di marca serba
Nella ripresa meglio la Serbia. Al 50′ bel lancio di Milinkovic-Savic per Mitrovic, che però calcia addosso a Navas in uscita. Al 56′ la punizione a giro di Kolarov che scavalca la barriera e non lascia scampo a Navas. L’ingresso di Joel Campbell tra i centroamericani dà maggiore verve all’offensiva del Costa Rica, anche se la Serbia si difende bene. Nel finale il Costa Rica prova a stringere d’assedio l’area serba. Al 79′ si accende una mischia con ben tre conclusioni di giocatori del Costa Rica, ribattute da altrettanti difensori slavi. All’87’ bel lancio di Milinkovic-Savic per Mitrovic che, al momento della conclusione, viene anticipato da Gonzalez. Nel finale gli animi si scaldano e non mancano gli interventi duri. Alla fine, però, è la Serbia a festeggiare per i tre punti in classifica.