Monza: lascia la figlia di 3 anni a casa per aggredire la ex, arrestato

Operazione dei Carabinieri

MILANO – Lascia a casa, da sola, la figlia di 3 anni, e, ubriaco, va dalla ex moglie per aggredirla: un uomo di 39 anni, di origini rumene, residente nel Comasco, è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Seregno, in provincia di Monza Brianza, intervenuti dopo la richiesta di aiuto, arrivata al 112 attraverso l’applicazione del telefono.

Al loro arrivo, i militari hanno subito notato che lungo la strada stava avendo corso una violenta lite tra una donna e un uomo visibilmente ubriaco.

L’uomo, nonostante la presenza dei carabinieri, continuava ad aggredire l’ex moglie, una 27enne brianzola che si era recata a casa del 39enne per riprendere con sé la propria figlia di 3 anni dopo che aveva trascorso la giornata con il proprio padre.

I carabinieri si sono subito frapposti tra i due e, non con poca fatica, sono riusciti a bloccare l’uomo.

Il primo gruppo criminale fa capo ai componenti di una nota famiglia criminale trapanese, da tempo egemone in città nella gestione dei traffici di droga. Da quanto ricostruito dal gip del Tribunale di Palermo, aveva organizzato più piazze di spaccio, dislocate in diversi punti della città.

Un secondo gruppo, che al vertice aveva il figlio di un esponente della famiglia mafiosa di Paceco e tra gli aderenti un altro elemento già condannato in quanto ritenuto affiliato a Cosa Nostra, si occupava principalmente di garantire l’approvvigionamento delle sostanze, attraverso la raccolta del denaro, l’organizzazione dei viaggi da e per la Calabria e il mantenimento dei rapporti con soggetti vicini alle ndrine operanti nel rosarnese.

In risposta alle attività repressive effettuate durante indagini, culminate nel sequestro di oltre 35 chilogrammi di hashish e 5 di cocaina, taluni soggetti ritenuti gravemente indiziati di essere elementi di spicco dell’organizzazione che controllava le piazze di spaccio trapanesi, avevano ipotizzato di creare una sorta di “cartello”, in modo da far lievitare il prezzo dello stupefacente e poter così compensare le perdite subite.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome