Musica, nuovo album per Coez: in ‘Volare’ le diverse anime dell’artista

Un album che in 13 tracce racchiude tutte le diverse anime di uno degli artisti più amati della sua generazione: è ‘Volare’, il nuovo disco di Coez che sarà disponibile dal 3 dicembre. Al progetto ha fatto da apripista il singolo ‘Come nelle canzoni’, tra i brani più trasmessi da tutte le radio.

Foto Gian Mattia D'Alberto/LaPresse

MILANO – Un album che in 13 tracce racchiude tutte le diverse anime di uno degli artisti più amati della sua generazione: è ‘Volare’, il nuovo disco di Coez che sarà disponibile dal 3 dicembre. Al progetto ha fatto da apripista il singolo ‘Come nelle canzoni’, tra i brani più trasmessi da tutte le radio. Ma, come ha spiegato Coez nel corso della presentazione del suo nuovo lavoro, a Milano, il suo preferito è ‘Occhi rossi’. “Anche qui – racconta – ci sono molte citazioni. Ho fatto un disco pieno di citazioni, che ripercorrono un po’ tutta la mia formazione musicale. ‘Occhi rossi’ ha un sound che fa un passetto in avanti rispetto al passato. Negli ultimi due anni sono stato etichettato come ‘indie’, qui mi sto un po’ togliendo di dosso questa etichetta”. Il disco è infatti un insieme di cose, anche molto diverse tra loro, e vanta collaborazioni con artisti del calibro di Neffa (in ‘Cerchi con il fumo’), Gue Pequeno e Gemitaiz (in ‘Sesso e droga’), Noyz Narcos in ‘Ol Dirty’, Salmo e Massimo Pericolo in ‘Crack’ e Brokenspeakers in ‘Casse rotte’. A parte quello con Neffa, i feat. sono i brani più ‘duri’, mentre altri come ‘Fra le nuvole’, ‘Margherita’, e appunto ‘Occhi rossi’ e ‘Come nelle canzoni’ sono più romantici e per certi versi introspettivi. “In ‘Margherita’ come in ‘Occhi rossi’ – ha spiegato l’artista – c’è uno sguardo al futuro. Il sound del disco osa e spazia di più rispetto ai dischi precedenti. ‘Volare’ vuol dire anche viaggiare da uno stile all’altro. Qui c’è anche un sunto di tutto quello che ho fatto finora, va ascoltato tutto. Anche se non mi aspetto mai che tutto il pubblico capisca tutto quello che faccio”. Nonostante la sua preferenza per ‘Occhi rossi’, la scelta per il primo singolo è ricaduta su ‘Come nelle canzoni’ perché “chiude una trilogia con ‘La musica non c’è’ ed ‘E’ sempre bello’. Non sempre, poi, il mio pezzo preferito coincide con i gusti del pubblico”.

Il pezzo che apre l’album è invece ‘Wu-Tang’, perché “volevo iniziare il disco con lo stesso brano con cui poi avrei iniziato i concerti. Volevo un pezzo prorompente, mi ha ispirato Salmo quando l’ho visto suonare dal vivo”. Nella canzone si dice che “il Paradiso non esiste”, intendendo, ha spiegato Coez, “che non esistono isole felici, e a volte è meglio affrontare un po’ di sofferenza invece di chiudersi”.

Non appena è stato svelato il titolo è partito subito il claim ‘Volare è già il tuo disco preferito’, che ha colorato alcuni tram pubblici di Roma, Milano e Napoli. Il disco è anche il racconto in musica degli ultimi due anni e mezzo, un album scritto tra la chiusura di È sempre bello e la pandemia.

Con ‘Volare’ inizia anche una nuova avventura dal vivo per Coez: dopo aver riempito i più importanti palazzetti italiani nel 2019, registrando il doppio sold out al Mediolanum Forum di Milano, e aver infranto il record nel 2018 per un artista italiano con oltre 33mila presenze al Rock In Roma, dal 31 gennaio 2022 parte da Torino il tour, prodotto da Vivo Concerti, nei club dove il cantautore romano ha trascorso gli esordi della sua carriera, in un ritorno alle origini che permetterà di ritrovare un autentico contatto con il pubblico dopo più di due anni di assenza dai palchi. “Ho scelto i club – ha rivelato Coez – perché nel tour nei palazzetti mi è mancato un po’ il contatto con le persone. Lì è bellissimo, ma sono tutti un po’ distanti. Poi nei club anche lo staff e l’entourage, i tecnici e tutti coloro che lavorano a un concerto vengono pagati come nei palazzetti, ma si possono fare più date. E ora loro hanno bisogno di rimettersi in piedi dopo due anni di niente”. Un bel gesto da parte di un artista amato e seguito, che ha fatto di nuovo centro con un disco straordinario.

di Claudio Maddaloni

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