NAPOLI – La centrale delle armi è nel quartiere Scampia. Qui arrivano i più grandi stock: veri e propri arsenali. Spesso dai Paesi dell’est Europa. Ma non solo. Secondo le ultime informative della polizia, nell’area nord esiste un mercato all’ingrosso di armi di tutti i tipi. Anche pesanti. Mitra, kalashnikov, fucili, pure bombe e altro. Serve un ‘contatto sicuro’. Poi chiunque può acquistarle. Anche ragazzi e minorenni. Non è facile per le forze dell’ordine penetrare nelle palazzine. I depositi vengono spostati di continuo. E bisogna superare un paio di ‘controlli’ per arrivare a vederle. Tra Scampia e Secondigliano c’è il mercato all’ingrosso, poi si possono acquistare anche in altre zone della città.
Le forze dell’ordine hanno rilevato vendite al dettaglio al rione Traiano, ma anche al Luzzatti a Poggioreale e al Vasto. Ma quasi tutte arrivano dall’area nord. Dettagli emergono nelle informative e nelle intercettazioni telefoniche, trascritte nelle ordinanze cautelari.
Diverse le tracce investigative, ci lavorano i migliori apparati della squadra mobile e dei carabinieri. La questione è aperta: preoccupa il fenomeno delle armi ai minorenni. Sempre più spesso ragazzini vengono sorpresi con pistole. Come è possibile? Perché riescono a reperirle con facilità? L’altro ieri proprio dalle colonne di Cronache, la madre di Giovanbattista Cutolo aveva strigliato le istituzioni: “Se non scopriamo chi vende le pistole agli adolescenti, non usciremo mai dalla deriva della violenza giovanile”.
Daniela Di Maggio nelle prossime ore incontrerà il nuovo prefetto Michele di Bari e gli chiederà di “lottare insieme a me”.
Intanto negli ultimi giorni è successo di tutto. Assalti armati, ferimenti, gambizzati e ‘stese’. Comune denominatore: tutti ragazzini. Non esistono più i clan e i boss. Nessuno sa dire se siano scomparsi. Di fatto oggi polizia e carabinieri inseguono adolescenti in moto con le pistole, che seminano il panico anche in pieno giorno tra la folla.
Alle sette di sera di mercoledì al corso Arnaldo Lucci hanno esploso ottanta colpi di pistola: un volume di fuoco da primo fronte bellico. Ferito un 18enne e per sbaglio una passante di 69 anni. Possibile tutto questo nel cuore del centro cittadino a poche decine di metri dalla stazione in piazza Garibaldi?.
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