Napoli, assedio al rione Monterosa per stanare Mari

NAPOLI – Caccia grossa al rione Monterosa. La polizia stringe il cerchio sul super latitante Salvatore Mari, detto ’o tenente. È asserragliato e braccato nelle palazzine. Ma – secondo la Procura – gestisce le piazze di spaccio nella ‘33’. Gli investigatori hanno una traccia: qui la vendita non si è mai fermata, vuol dire che è ancora in zona. E qui sono concentrate le ricerche.
Gli agenti sanno che c’è fibrillazione negli Abbinante e sperano in un passo falso di Mari. Fino ad ora un ‘fantasma’ per le forze dell’ordine: gli devono notificare una ordinanza cautelare da novembre (insieme ad altre 36 persone). Non lo trovarono. E inoltrarono alla magistratura un verbale di ‘vane ricerche’. A oggi è irreperibile. Hanno effettuato diversi controlli al Monterosa, non lo hanno mai trovato. Gli inquirenti sospettano che non abbia lasciato l’isolato. Come fa a spostarsi? In che modo e dove? Intanto inchieste e pentimenti piegano la cosca del rione Monterosa.
A novembre un duro colpo per gli Abbinante. Il gip, su richiesta della Procura, aveva emesso 37 ordinanze cautelari (21 in carcere e 16 divieti di dimora mentre altri 7 sono indagati) a cui gli inquirenti contestano diversi reati, in particolare collegati allo spaccio di stupefacenti.
Tutto messo nero su bianco nel provvedimento cautelare.
Dalle dichiarazioni dei pentiti, in maniera particolare di Luigi Rignante emerge anche la strategia degli Abbinante, che dopo la terza faida di Scampia si sarebbero riorganizzati e rafforzati anche militarmente, stringendo accordi di non belligeranza con gli altri gruppi criminali attivi nell’area nord della città. Devono fare i conti con lo strapotere degli Scissionisti degli Amato-Pagano, che sono arrivati ad occupare territori a due passi dal Monterosa. Non solo. Ci sono i Licciardi dell’Alleanza di Secondigliano, che spingono dalla Masseria Cardone. Insomma una polveriera. Luigi Rignante sfuggì a un agguato nel 2021, come emerge dalle 502 pagine dell’ordinanza firmate dal gip. Il pentito ha consegnato un manoscritto agli investigatori, sul quale sono appuntati i nomi di chi avrebbe gestito lo spaccio al rione Monterosa. Qui da settimane soffiano venti di guerra. E proprio in via Monterosa pochi giorni fa sono stati feriti a colpi di pistola Giancarlo Possente e Pasquale Parziale. Erano in auto, quando sono stati affiancati da due uomini in moto. Feriti alle braccia e alla schiena. Ma sono riusciti a fuggire: hanno incrociato una pattuglia, che con ogni probabilità gli ha salvato la vita.
Possente è indicato dagli inquirenti vicino agli Abbinante, Parziale vicino alla Vanella Grassi.

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