Napoli, blitz nel covo dei Carillo-Perfetto

Napoli, blitz nel covo dei Carillo-Perfetto
Napoli, blitz nel covo dei Carillo-Perfetto

NAPOLI – L’attenzione in via Evangelista Torricelli era già alta. Dopo l’omicidio di Andrea Covelli e i ferimenti di Carlo Pulicato e Antonio D’Agostino l’allerta ha raggiunto i livelli massimi. Ecco perché gli agenti di polizia passano al setaccio le palazzine di Pianura a cadenza quotidiana. I controlli di ieri hanno permesso ai poliziotti di rinvenire, all’interno di alcuni fori di sfiato di un muro di cinta, una busta contenente sei involucri con circa 88 grammi di marijuana e 6 cartucce calibro 7,62. La droga e le munizioni sono state sequestrate e hanno dato la conferma agli investigatori che la faida è ancora in atto. Anzi, dopo la scia di sangue degli ultimi giorni, gli inquirenti temono una terribile escalation di violenza tra i Carillo-Perfetto, clan che vede in via Evangelista Torricelli il proprio quartier generale e gli Esposito-Calone-Marsicano. La guerra di camorra va avanti da mesi. I gruppi criminali nati dalle costole dei Pesce-Marfella e dei Mele stanno dando vita a una faida per il controllo del traffico di stupefacenti nel quartiere di Pianura. Negli ultimi mesi la guerra ha prodotto due vittime. La prima nella notte tra sabato 16 e domenica 17 aprile, quando Enrico Marmoreo venne trucidato con otto colpi di pistola in piazzale D’Annunzio a pochi passi dallo stadio Maradona. Il 25enne era ritenuto vicino agli Esposito-Calone-Marsicano. Venerdì scorso, invece, in via Pignatiello è stato trovato il cadavere di Andrea Covelli. Il 27enne era stato rapito a Soccavo qualche giorno prima. Non apparteneva in prima persona ad ambienti criminali. Anzi, era lontano dal malaffare. Pare, però, che in passato il fratello Antonio fosse vicino ai Carillo-Perfetto. Secondo gli investigatori, è possibile che il 27enne sia stato ammazzato per ritorsione. Gli erede dei Pesce-Marfella vogliono vendicarlo. Non è escluso che una delle pallottole sequestrate ieri doveva servire proprio a questo.

La salma del 27enne sequestrato ancora sotto sequestro al Policlinico

Sono passati circa 10 giorni dal ritrovamento del cadavere di Andrea Covelli (nella foto). La famiglia, però, non può ancora dare l’ultimo saluto al 27enne rapito e ammazzato qualche giorno prima del rinvenimento della salma. Il corpo senza vita di Andrea si trova ancora nell’obitorio del Secondo Policlinico di Napoli. Le autorità hanno vietato i funerali pubblici, perché temono un’escalation di violenza, visto che l’omicidio di Andrea ha esasperato ancora di più gli animi in un quartiere già sconvoto dalla faida di camorra tra i Carillo-Perfetto e gli Esposito-Calone-Marsicano. La famiglia, però, vorrebbe benedire e seppellire la salma per alleviare un po’ l’immenso dolore per la perdita di un uomo estraneo ad ambienti criminali. Al momento non si sa ancora quando il corpo senza vita di Andrea verrà restituito ai suoi cari. Nel frattempo vanno avanti nel indagini degli agenti di polizia, che sono sulle tracce di chi ha rapito il 27enne all’esterno di una cornetteria di Soccavo e portato in via Pignatiello, al confine tra il quartiere di Pianura e la zona dei Camaldoli per ucciderlo a colpi di pistola. Secondo gli investigatori, il delitto Covelli potrebbe essere inquadrato nella faida di camorra, perché in passato il fratello Antonio era ritenuto vicino ai Carillo-Perfetto. Nel frattempo sui social prosegue lo scambio di minacce tra gli appartenenti ai gruppi criminali in guerra tra loro. Da una parte i Carillo-Perfetto, appunto. Dall’altra gli Esposito-Calone-Marsicano.

Andrea Covelli

Sete di vendetta tra le palazzine

Massima allerta a Pianura, dove l’escalation di violenza ha raggiunto livelli altissimi. Dalle stese i gruppi criminali attivi tra le palazzine sono passati direttamente agli agguati. Mortale quello che ha visto protagonista suo malgrado Andrea Covelli, trovato morto in via Pignatiello tre giorni dopo il rapimento avvenuto davanti a una cornetteria di Soccavo. Il 27enne non apparteneva a gruppi criminali. Era un ragazzo come tanti, che si guadagnava da vivere in un autolavaggio. Pare, però, che in passato il fratello Antonio fosse vicino ai Carillo-Perfetto, organizzazione criminale in lotta con gli Esposito-Calone-Marsicano per il controllo delle piazze di spaccio e degli altri business criminali nel quartiere. Da quando è stato trovato il corpo senza vita di Andrea Covelli, rapito da due soggetti in sella a un ciclomotore, Pianura è diventato un campo di battaglia. In questa settimana sono stati segnalati il ferimento a colpi di arma da fuoco di Carlo Pulicato, colpito da un proiettile alla mandibola. Medicato in ospedale, il 27enne ha raccontato di essere stato vittima di un tentativo di rapina. Tuttavia, le modalità con cui è stato avvicinato dagli aggressori hanno ricordato quelle del rapimento e del delitto di Andrea Covelli. Pulicato ha avuto un destino diverso, perché ha reagito. Secondo quanto risulta agli investigatori, i Carillo-Perfetto vogliono lavare l’onta dell’omicidio Covelli col sangue, riservando lo stesso trattamento a qualcuno che riconducibile in qualche maniera agli Esposito-Calone-Marsicano. In quest’ottica potrebbe essere interpretato all’agguato nei confronti di Antonio D’Agostino. Giovedì sera il 25enne è stato rapito e pestato al Cannavino. Anche il giovane non frequenta in prima persona ambienti criminali, pare che la sua figura, stando a quanto risulta agli agenti di polizia, sia comunque riconducibile ad ambienti vicini agli Esposito-Calone-Marsicano, a dimostrazione che i Carillo-Perfetto intendono vendicare Andrea Covelli in fretta.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome