Napoli, case di lusso vendute ma mai consegnate: coppia di avvocati nei guai

NAPOLI – Una vicenda che va raccontata partendo da un principio fondamentale e non a caso sancito dalla Costituzione: i due indagati sono innocenti fino a sentenza definitiva. E chi meglio di loro può saperlo: avvocati civilisti, con curricula prestigiosi e uno studio legale in via Scarlatti tra i più rinomati in città, con esperienze in politica alle spalle e ai vertici del Consiglio dell’Ordine di Napoli. Professionisti stimati, rispettabili e rispettati, insomma. Adesso, però, si trovano al centro di uno scandalo giudiziario che vede i loro nomi associati a delitti molto gravi: truffa, riciclaggio e autoriciclaggio.
E nelle ultime ore il loro patrimonio ha subito un colpo durissimo. I militari del II Nucleo Operativo Metropolitano della guardia di finanza di Napoli, nella giornata di giovedì, hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo avente a oggetto denaro per 480mila euro emesso dal gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Terza sezione (Criminalità Economica) della Procura della Repubblica di Napoli.
Il provvedimento cautelare, di tipo reale, è stato eseguito nei confronti di Barbara Russo, avvocato del Foro di Napoli e di suo marito Luigi Bennardino, la prima indagata per il delitto di truffa continuata ai danni di diverse persone e autoriciclaggio, il secondo per il delitto di riciclaggio.
In particolare, le indagini riguardano una pluralità di truffe, consumate tra il 2018 e il 2021, ai danni di vittime facenti parte di due distinti nuclei familiari, persone alle quali l’avvocata Russo avrebbe prospettato l’acquisto di immobili di lusso in zone prestigiose di Napoli (via Toledo, via Chiaia, via Riviera di Chiaia, via Calabritto) e Roccaraso, proponendo compravendite a cifre estremamente convenienti. Prezzi a dir poco stracciati, il tutto prospettando ai clienti-acquirenti ipotetiche relazioni privilegiate nell’ambito di procedure concorsuali.
A fronte di versamenti effettuati dalle vittime sui rapporti di conto corrente intestati alla professionista, somme destinate al perfezionamento degli acquisti e per ora quantificate in 480mila euro, nessuna attività veniva realmente esperita a tale scopo e il capitale investito non risultava restituito agli aventi diritto. Insomma: incassavano soldi per le vendite di unità immobiliari di pregio e gli acquirenti non entravano in possesso delle case.
Dalle indagini è emerso, inoltre, che una parte delle provviste in denaro ricevute dalla professionista, pari a 180mila euro, è risultata essere stata utilizzata dal coniuge per l’acquisto di un immobile ubicato a Sperlonga, nota località balneare del basso Lazio, ragione per la quale agli indagati erano contestati i delitti di autoriciclaggio e riciclaggio.
Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.
Le persone che, secondo la Procura, sono state truffate, sono difese dagli avvocati Andrea Lucchetta, Maria Chiara Fusco, Mario Mascolo e Vincenzo Dostuni.
Russo e il marito Bennardino sono volti noti nel panorama forense napoletano. Entrambi molto esposti, vantano bagagli professionali invidiabili. L’avvocata Russo, durante il percorso universitario e di pratica presso lo studio Jourde-Kadri-Weil di Parigi ha conseguito vari stage di cui uno alla London School of Economics nel 1992, un altro alla Columbia University of New York nel 1993. Dal 1995 al 2000 ha collaborato al servizio giuridico dell’Ambasciata Francese a Roma dove si è occupata in modo specifico dei contenziosi di diritto di famiglia internazionale. Poi l’esame di abilitazione superato in Italia e l’iscrizione al Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli. Ha inoltre fatto parte del comitato scientifico per l’elaborazione e costituzione di diverse associazioni per i contenuti giuridici, nonché di convegni organizzati dalle seguenti associazioni e commissioni: quella di diritto comunitario e internazionale del Consiglio dell’Ordine; la Uia (Unione Internazionale degli Avvocati) in materia arbitrale; il comitato Uam.(Unione degli Avvocati del Mediterraneo) dove ha partecipato attivamente alla creazione di una rete di avvocati dislocati nei paesi del Mediterraneo ad alto rischio per la tutela del diritto alla difesa come la Tunisia. E’ parte attiva della Associazione Avvocati Senza Frontiere”, si legge infine nella sua bio pubblicata sul sito di UnicaMente, rete che raggruppa professionisti che operano nel settore del diritto e dell’economia.
L’avvocato Bennardino, invece, risulta specializzato nell’ambito del diritto civile, in particolare nel contenzioso, nel diritto comunitario, arbitrato e mediazione nazionale e internazionale, nel diritto di famiglia, risarcimento del danno nell’ambito della responsabilità medica, e nelle procedure esecutive immobiliari. Nell’agosto del 2020 si candidò alle Regionali a supporto dell’aspirante presidente Sergio Angrisano (Terzo Polo) ottenendo 171 voti.

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