NAPOLI – Il cimitero monumentale non supera il primo test del ponte lungo di Ognissanti e viene ‘rimandato’ a oggi e ai prossimi giorni. Gli interventi lampo dopo l’ultimo crollo non sono bastati. I lavori non hanno garantito un livello accettabile di decoro. Andare in giro per credere: ieri mattina alcune aree del cimitero erano segnate dalla presenza di cumuli di rifiuti e scarti vari. Spazzatura a un passo dalle tombe, a Napoli accade questo e anche altro.
Un’offesa per i defunti, che in queste condizioni non hanno pace. Tante le lamentele delle persone che ieri mattina si sono recate al cimitero per omaggiare i propri cari. Ci si aspettava un camposanto tirato a lucido per l’occasione, soprattutto alla luce dei due crolli in meno di un anno. All’esterno, intanto, era il trionfo del caos più totale, tra automobili in sosta vietata e parcheggiatori abusivi a presidio dell’area. E traffico costantemente in tilt, per tutta la mattinata, nonostante il piano viabilità studiato dal Comune.
Gli abusivi della sosta hanno invaso anche le zone di Capodichino e quella del bosco di Capodimonte. Numerosi i turisti che sono rimasti basiti alla vista delle ‘pratiche’ fuorilegge napoletane.
“Bisogna avere più cura del territorio – tuona Gaetano Simeone, il presidente della commissione Infrastrutture, chiamato a commentare i disagi del cimitero – Ci sono alcune aree della nostra città ‘maltrattate’ da chi invece dovrebbe garantirne la cura, l’ordine è la pulizia”. “Oggi come ieri, potevano fare di più e meglio – prosegue Simeone – in termini di organizzazione del traffico e della pulizia delle aree cimiteriali, e sinceramente mi farebbe piacere se una volta ogni tanto qualcuno a Palazzo San Giacomo o nelle Municipalità ci mettesse la faccia. Ogni tanto però. Speriamo vada meglio nei prossimi giorni”.
Non se la passa certo meglio la zona del vecchio cimitero ebraico in via Vecchia, sempre a Poggioreale. Gli spazi esterni sono caratterizzati dall’incuria.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA