Napoli gode, il tripudio dei Campioni

NAPOLI – I campioni d’Italia hanno bagnato la matematica conquista del titolo, arrivata giovedì con il pari di Udine, con la vittoria nella gara di ieri al Maradona contro la Fiorentina. Ci ha pensato Osimhen a realizzare il gol con cui il Napoli ha piegato i viola e ha conquistato il successo nella prima uscita dopo la vittoria dello scudetto. Grande festa a Fuorigrotta. Il popolo partenopeo aspettava il tricolore da 33 anni. Da quando è arrivato, non smette di gridare la mondo la gioia di essere finalmente tornati sul tetto d’Italia. Ci sono riusciti grazie all’impresa di un gruppo, che nonostante non sia partito con i favori del pronostico, è stato capace di costruire un sogno e di difenderlo sino alla fine.

Il giro di campo

Il giro di campo con la bandiera tricolore dopo il fischio finale dell’arbitro Marchetti ha mostrato l’orgoglio dei calciatori del Napoli e di Spalletti per aver ripagato i tifosi di tante sofferenze patite in passato. Durante l’era De Laurentiis, gli azzurri avevano sfiorato il titolo in almeno quattro occasioni. Finalmente quest’anno sono riuscito ad acchiapparlo e a regalarlo alla gente, che anche ieri ha fatto festa. Celebrazioni in campo, sugli spalti, all’esterno del Maradona e in città. Napoli e il Napoli sono pazzi per lo scudetto. La vittoria di ieri ha permesso a chi ha l’azzurro nel cuore di poter alzare le braccia al cielo con ancora più entusiasmo. Non poteva che essere Osimhen a firmare, nella ripresa, la rete per il successo nella prima uscita da Campioni d’Italia. La svolta della partita è arrivata nel secondo tempo, quando Spalletti ha mandato in campo i titolarissimi che erano stati tenuti inizialmente in panchina per un po’ di turnover. I cambi, però, erano già iniziati nella prima metà della partita, quando il trainer di Certaldo è stato costretto a sostituire Lozano per infortunio.

La luce Kvara

Al suo posto l’innesto di Kvaratskhelia, che ha illuminato il Napoli, che sino a quel momento aveva fatto fatica a scardinare l’organizzazione della Fiorentina. Infatti nel primo tempo erano stati i viola a sfiorare la rete in almeno due occasioni. E’ stato bravo Gollini, ex dell’incontro, a dire no a Jovic (15’ e 18’), favorito da un poco attento Ostigard (una delle seconde linee scelte per l’undici titolare di ieri) e a tenere il Napoli in piedi. Prima del riposo il sussulto dei Campioni d’Italia. Nella ripresa, invece, complice l’ingresso in campo di Lobotka e Zielinski al posto di Demme (fuori condizioni a causa dello scarso impiego) e Raspadori, i partenopei hanno preso le misure della gara. Non è un caso, infatti, che a guadagnare i due penalty concessi da Marchetti siano stati lo slovacco e Kvaratskhelia, i fuoriclasse a cui era stato destinato un po’ di riposo. Osimhen si è presentato dal dischetto in entrambe le occasioni. Il primo tiro è stato parato da Terracciano (48’). Il secondo, invece, si è insaccato (76’), regalando al Napoli la vittoria nella prima uscita dopo la conquista dello scudetto e la possibilità di continuare la festa per il tricolore.
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