NAPOLI – Faida a Soccavo in stallo. Non c’è pace. E dopo le rappresaglie armate, i clan hanno adottato le contromisure.
I Vigilia sono costretti a non lasciare le palazzine: qui hanno allestito interi edifici a basi di spaccio. Intorno a via Palazziello sono state predisposte piccole roccaforti.
Blindati gli stabili per evitare le sortite dei nuovi Grimaldi. Non solo. Serve anche scongiurare i blitz delle forze dell’ordine. Sigillate porte e finestre, accatastate montagne di masserizie davanti agli ingressi dei viali e nei cortili, per rallentare l’arrivo delle pattuglie. Insomma è stato creato il caos ad arte, per usare parole di un investigatore esperto. Non solo. In alcuni fabbricati sono state distrutte porte e finestre, per facilitare la fuga ai pusher sul retro dello stabile. Vedette appostate su tetti e ballatoi. Anche i corrieri hanno modificato le rotte: la droga adesso batte ‘strade sicure’ per scongiurare le imboscate dei nemici.
Fuori dal bunker il terreno è minato, la minaccia dietro l’angolo. Così è stato adottato un piano per ridurre i rischi al minimo.
Sono in corso verifiche della squadra mobile e del commissariato San Paolo. Adesso i Vigilia si sentono nel mirino e evitano di esporsi.
L’ordine di scuderia è sottrarsi a pericolose sovraesposizioni. Intanto a Soccavo regna una calma apparente. Non c’è tregua. Le cosche si studiano, dopo le forti tensioni nei giorni scorsi.
Gli inquirenti sanno che la battaglia non è finita. Qui ci sono stati due agguati in 24 ore. I Vigilia hanno provato a rompere l’accerchiamento con una proposta di accordo per trovare la pace. Al momento non se n’è fatto nulla. Troppo alto il rischio di sedersi allo stesso tavolo. Chiusi tutti i canali diplomatici con i nuovi Grimaldi. Gli equilibri sono saltati da almeno un mese. Dopo una serie di raid incendiari nella notte, che le forze dell’ordine stanno ricostruendo. E la diplomazia ha lasciato il posto agli assalti armati.
I Vigilia adesso spingono per una soluzione pacifica, per evitare una battaglia in campo aperto. Nel frattempo hanno blindato le loro postazioni. Ed evitano di farsi vedere in giro, soprattutto in alcune zone del quartiere. La tensione è ancora altissima. Tutt’oggi regna il coprifuoco nelle palazzine popolari: c’è il pericolo di una escalation.
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