Napoli, confiscati beni al figlio dell’ex ras NOME E FOTO

NAPOLI – La polizia confiscata beni per 500mila euro a Luca Montescuro, figlio dell’ex ras defunto del rione Sant’Erasmo Carmine Montescuro. All’alba gli agenti hanno posto i sigilli a due appartamenti in via Santa Lucia Filippini. Gli inquirenti ritengono che siano stati acquistati con denaro di provenienza illecita. Ma andiamo con ordine.
Luca Montescuro, alias Vincenzo, è detenuto in Sardegna. Difeso dall’avvocato Giuseppe Milazzo. Dagli uffici della questura fanno sapere che gli agenti della Sezione Misure di Prevenzione Patrimoniali della Divisione Polizia Anticrimine, dopo un’articolata attività d’indagine tesa all’aggressione dei patrimoni illecitamente acquisiti, hanno dato esecuzione ad un decreto di confisca di beni, emesso dal Tribunale di Napoli – Sezione Misure di Prevenzione, nei confronti del 61enne Luca Montescuro.

Più in dettaglio, è ritenuto socialmente pericoloso in quanto dal 2000 in poi è stato indagato per l’appartenenza al clan, dedido al traffico di stupefacenti, rapine, contrabbando ed estorsioni. Sempre secondo il resoconto della questura, l’uomo, fino al 2009, risulta essere stato destinatario di provvedimenti cautelari restrittivi per associazione per delinquere finalizzata a commettere rapine aggravate, consumate mediante sequestro di persona, porto e detenzione di armi da sparo e da punta e taglio, ricettazione e per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o psicotrope. Per tali reati, ha riportato condanne definitive con fine pena nel gennaio del 2028.

Il decreto di confisca ha ad oggetto due appartamenti siti in via Santa Lucia Filippini, del valore complessivo di circa 500mila euro, acquistati con denaro di provenienza illecita.
Luca Montescuro fu arrestato dai Falchi della squadra mobile nel maggio 2008 proprio in via Santa Lucia Filippini.

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Luca Montescuro

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