Napoli, sempre più stretto il legame tra il Comune e l’ordine degli ingegneri

Napoli, sempre più stretto il legame tra il comune e l'ordine degli ingegneri
Napoli, sempre più stretto il legame tra il comune e l'ordine degli ingegneri

NAPOLI (Francesco Foco)- Il legame tra Palazzo San Giacomo e l’ordine degli Ingegneri di Napoli è sempre più stretto. Non c’è solo Edoardo Cosenza, presidente dell’ordine e potente assessore a Infrastrutture e mobilità, in giunta su nomina politica del sindaco Gaetano Manfredi. Anche Serena Riccio fa parte della squadra. 

Si tratta della dirigente responsabile dell’area Infrastrutture del Comune, ruolo importantissimo quanto delicato all’interno della macchina amministrativa. La Riccio coordina le attività annesse alle infrastrutture di trasporto, alle strade e all’arredo urbano. Nell’ambito di tale ruolo presiede tavoli tecnici specifici, commissioni di gara. E presiede il Nucleo tecnico di valutazione della società Anm, in questi giorni finita al centro del dibattito politico in città. E’ Rup di diversi appalti pubblici di lavori e fornitura materiale rotabile. Insomma, pone la sua firma in calce a importanti atti amministrativi, nonché affido di consulenze e progetti. Il nome di Serena Riccio si trovava, pochi mesi fa, nella lista ‘Ingegno Napoletano 2.0’, dove il capolista era proprio Cosenza. Che l’ha poi nominata nel consiglio dell’ordine degli Ingegneri da lui di nuovo presieduto. Insomma, Cosenza e Riccio siedono uno accanto all’altro nell’Ordine. A Palazzo San Giacomo lui è assessore e lei dirigente, l’area di competenza è la stessa. Il nulla osta che ha permesso alla Riccio di far parte del consiglio dell’ordine degli ingegneri è stato rilasciato dall’amministrazione Manfredi. D’altro canto, nel programma di ‘Ingegno Napoletano’ c’è scritto nero su bianco: “Inoltre, ci si propone di intensificare il dialogo con le amministrazioni locali, l’intero corpo sociale e le sue molteplici articolazioni (imprese, associazioni, mondo accademico, istituzioni), nella consapevolezza che solo attraverso il coinvolgimento di tutti sia possibile creare opportunità comuni di crescita e trovare soluzioni concrete ai problemi della nostra categoria”. 

Insomma, il triangolo Comune-Ordine degli Ingegneri-Federico II caratterizza già e continuerà a caratterizzare l’approccio amministrativo e dunque politico della giunta Manfredi. Con i rischi politici del caso, visto che le polemiche sono dietro l’angolo. Proprio la gestione di Anm, di cui Cosenza è già attore protagonista, ha sollevato più d’una discussione. Ed uno screzio carsico con il governatore Vincenzo De Luca, che ha idee diverse come la costituzione di una Azienda unica del trasporto pubblico regionale. 

Nella volontà di Manfredi, invece, l’Anm dovrà restare un affare di Palazzo San Giacomo. Cosenza è stato chiaro: “Fuori la politica dalla gestione della società dei trasporti del Comune”. Che si può tradurre con: fuori gli altri politici dalla gestione di Anm. Tanto che, come anticipato da Cronache solo ieri, l’ipotesi di un ‘commissario’ al posto dell’attuale amministratore unico Nicola Pascale è sempre più vicina. Il nome in pole position è quello di Antimo Manzo, vicinissimo all’ex assessore Enrico Cardillo, un riferimento sia per Manfredi che per Cosenza. Bisognerà capire, su questa come su altre vertenze, se la maggioranza manfrediana sarà d’accordo. Dai primi tafferugli sembra che la strada sia in salita. E poi c’è De Luca, che di solito non si fa passare la mosca sotto al naso. Staremo a vedere. 

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