Napoli, spari nelle palazzine del Lotto Zero

Colpi di pistola in via dei Mosaici ieri pomeriggio. I carabinieri recuperano tre bossoli del calibro di una semiautomatica: lì abitano i De Luca-Bossa, l’ipotesi del messaggio lanciato alla cosca

Dalle incursioni in moto nel bunker dei rivali, agli assalti a colpi di pistola. La faida fa un pericoloso passo avanti a Ponticelli. Nel primo pomeriggio di ieri una ‘batteria di fuoco’ ha seminato il panico nelle palazzine in via dei Mosaici, svuotando il caricatore di una semiautomatica. In pieno giorno. Erano le sedici e trenta, quando gli abitanti si barricano in casa. Qui sanno distinguere l’eco degli spari dai botti (accesi quando arrivano carichi di droga, o vengono scarcerati i boss). E avvertono subito le forze dell’ordine. Nel Lotto Zero si precipitano i carabinieri della stazione, che cinturano l’isolato. Nessuno sa nei primi minuti cosa sia successo: se sia stato un agguato, una stesa, un conflitto a fuoco, o altro. Così effettuano un sopralluogo: trovano tre bossoli ancora caldi. Non ci sono feriti. E neppure testimoni diretti. Escludono subito la rapina e il conflitto a fuoco. Con ogni probabilità è stata una ‘stesa’, la classica dimostrazione di forza delle cosche in guerra. Il secondo passo è esaminare la mappa geocriminale: in quelle palazzine abitano i De Luca Bossa. E il primo sospetto è che sia un messaggio lanciato al gruppo del Lotto Zero. Ma saranno le indagini a stabilirlo. Di certo quello che è successo ieri pomeriggio è un termometro affidabile della temperatura rovente tra le cosche di Ponticelli. Tanto che i carabinieri restano fino a tardi in via dei Mosaici. E gli inquirenti non escludono una escalation nelle prossime ore. Il quartiere è una ‘polveriera’ pronta ad esplodere. Già giovedì pomeriggio le pattuglie erano intervenute nelle palazzine alle spalle del rione Incis per la segnalazione di “scooter con persone armate”. Ma il fenomeno riguarda l’intero quartiere – spiegano gli investigatori – batterie di ragazzi in moto con pistola bene in vista si fanno vedere davanti agli edifici popolari in pieno giorno. E’ un modo per lanciare un segnale. Non sparano (fino a nieri), ma mostrano le armi. Come dire: qui da oggi ci siamo noi, fate attenzione quando uscite da casa. E’ successo giovedì, ma anche nei giorni precedenti. E gli agenti hanno raccolto le dichiarazioni dei residenti. Cercano informazioni in via confidenziale, perché denunce non arrivano. Quello che accade in queste ore a Ponticelli potrebbe essere l’inizio di una nuova faida. Cronache per ora di ‘scorribande in moto’, con l’aggiunta che i centauri girano armati di pistole. ‘Quelli di sopra’ scendono nei rioni nella parte bassa del quartiere e poi scatta dopo poco la rappresaglia delle paranze nella parte alta.

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