NAPOLI – Violenza sessuale di gruppo in un bed and breakfast tra i vicoli. In azione un ‘branco’ composto da almeno cinque uomini. Le vittime di questa brutta storia sono due ragazze trans, che si trovavano a Napoli per trascorrere un periodo di vacanza. Le due hanno trascorso la serata di giovedì ai Quartieri Spagnoli. Lì hanno conosciuto dei ragazzi napoletani. Cocktail, risate, tanta spensieratezza. Una serata come tante in una città ‘straniera’, da scoprire. Un’esperienza dalla quale trarre il massimo del divertimento. Non potevano certo immaginare cosa sarebbe successo di lì a poco. Le turiste e i giovani si danno appuntamento in una struttura ricettiva in vico Conte di Mola. In programma c’è una notte di intimità. Ma all’appuntamento si presentano in cinque. E’ in quei momenti che le due capiscono che no, non è uno scherzo, e no, non è un appuntamento galante. La paura cala su di loro come un’imboscata. Hanno capito, purtroppo, il tranello che quegli sconosciuti hanno teso loro. E’ una vera e propria trappola, quel b&b. Il ‘branco’ abusa di una delle due. Tenta di fare lo stesso con l’amica. Ma la ragazza riesce a salvarsi. I cinque violenti, allora, rapinano entrambe. Per fortuna, alla sala operativa delle forze dell’ordine arriva un sos. E sul posto indicato nella telefonata vengono fatte convergere le Volanti della polizia di Stato. Nel b&b in vico Conte di Mola piombano gli agenti del commissariato San Ferdinando, che accorrono mentre erano impegnati in un servizio di controllo del territorio.
I poliziotti, giunti prontamente sul posto, notato due persone che avevano bloccato un giovane in un giardino di pertinenza dello stabile. Dalle attività di seguito eseguite è emerso che, poco prima, cinque soggetti, tra cui il giovane, avevano dapprima abusato sessualmente di una delle vittime e successivamente rapinato le stesse aggredendole fisicamente per poi danneggiare la struttura. Per questi motivi, un 28enne napoletano è stato tratto in arresto per violenza sessuale di gruppo, rapina e danneggiamento. L’indagato risponde al nome di Alessandro Trambarulo. Ma le indagini non finiscono certo col suo arresto. I poliziotti ora danno la caccia al resto del ‘branco’, agli altri quattro presunti complici di Trambarulo. Intanto le vittime, nel cuore della notte, sono state assistite dal personale medico del Pronto soccorso, del Cardarelli prima e del Cotugno poi, per gli accertamenti sulle condizioni di salute. A procedere sull’accaduto il commissariato di polizia San Ferdinando, dove sono state depositate le denunce. La prima fase delle indagini è stata eseguita dall’ufficio Volanti, la seconda fase dalla polizia giudiziaria del commissariato San Ferdinando. “E’ un episodio che ci lascia sgomenti. Un sopruso vergognoso da parte di un gruppo di giovani che hanno compiuto un gesto ignobile verso persone indifese alle quali esprimiamo tutta la nostra solidarietà”, il commento dell’assessore alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante.
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