Narcotrafficante scovato in Spagna

Inserito nella lista dei 100 latitanti più pericolosi, tradito dall’apertura di profili social

NAPOLI – Era così convinto di aver fatto perdere le sue tracce, da provare ad aprire alcuni profili social. Un errore costato caro a Vincenzo Cinquegrana (nella foto), latitante dal 2013. Ritenuto dalle forze dell’ordine un narcotrafficante a livello internazionale, il 56enne originario di Marano, è stato scovato alle porte di Barcellona grazie alla collaborazione tra i carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, gli agenti del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e gli uomini dell’Enfast, Rete Europea delle Unità Ricerche Attive Latitanti, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Cinquegrana si era rifugiato a L’Hospitalet de Llobregat, città a pochi chilometri da Barcellona. Il sole della Catalogna, condiviso con la compagna gli aveva fatto tornare la voglia di connettersi col mondo e di aprire profili social. Una leggerezza che non è passata inosservata dai carabinieri del Comando Provinciale di Napoli, che negli ultimi otto mesi grazie ad un meticoloso monitoraggio del web, hanno individuato dei profili social riferibili al latitante che hanno consentito di ricostruire e documentare la sua rete relazionale e le sue abitudini. Grazie al continuo scambio informativo con la polizia spagnola, i militari dell’Arma e l’Unità Enfast hanno così scovato il luogo dove Cinquegrana viveva ormai da tempo, ovvero L’Hospitalet de Llobregat. Raggiunto nell’abitazione in uso in Catalogna, il 56enne non ha opposto resistenza. Portato in carcere in Spagna, Cinquegrana è in attesa di estradizione. Sul latitante scovato alle porte di Barcellona perde una condanna a tre anni, un mese e nove giorni di reclusione per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti. Grande è la soddisfazione dei carabinieri del Comando Provinciale di Napoli. Il 56enne, infatti, nel 2013 era stato inserito nell’“ex lista dei 100”. E’ il terzo componente di questo elenco catturato dai carabinieri, che dall’agosto del 2021 a oggi sono riusciti a individuare e ad arrestare undici latitanti. L’ultimo in ordine di tempo, Cinquegrana, appunto, aveva fatto perdere le sue tracce sino a 8 mesi fa, quando la voglia di aprire profili social, fece accendere la spia dei militari dell’Arma. Scandagliando il web, i carabinieri hanno avuto la certezza che i dati riversati in rete appartenessero al narcotrafficante, che aveva scelto di condurre la sua latitanza nei pressi di Barcellona, dove negli anni sono stati scovati diversi narcos. La posizione strategia della Spagna rappresenta il ponte ideale per immettere in Europa la droga proveniente dal Sudamerica e dai Paesi Caraibici. Adesso i militari dell’Arma sono al lavoro per ricostruire la rete di contatti che ha permesso al 56enne di restare nell’ombra per 9 anni. Indagini anche per ricostruire gli spostamenti di Vincenzo Cinquegrana per capire se negli ultimi tempi si sia ancora occupato di traffico di stupefacenti, l’accusa con cui è stato arrestato in Spagna o se grazie alla compagna, l’uomo aveva scelto di cambiare vita. Comunque sia il debito con lo Stato, però, non è stato ancora pagato. Per questo Cinquegrana è stato fermato in Spagna, sulla base delle informazioni acquisite dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli che hanno determinato l’attivazione dell’unità Fast spagnola attraverso il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia. Salderà i conti con la giustizia una volta tornato in Italia. Il 56enne dovrà Lscontare 3 anni, un mese e 9 giorni di reclusione per associazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti. Molto conosciuto dalla squadra anti-droga dei militari dell’Arma, sembrava che Cinquegrana fosse riuscito a far perdere le sue tracce in maniera definitiva. Con ogni probabilità, anche il 56enne originario di Marano, ma molto attivo nell’area Mercato, avrà fatto questa considerazione. La scelta di aprire profili social conferma l’idea di Cinquegrana di sentirsi ormai al sicuro dopo nove anni di latitanza. Si è sbagliato. I carabinieri non hanno mai perso le speranze di assicurarlo alla giustizia e l’hanno punito al minimo errore, scovandolo sino a L’Hospitalet de Llobregat, una piccola cittadina alle porte di Barcellona, dove in passato sono stati scoperti anche altri latitanti legati al traffico internazionale di stupefacenti. Attesa per il rientro in Italia del 56enne. Le sue dichiarazioni potrebbero permettere alle forze dell’ordine di ricostruire le tratte per l’arrivo in Europa di grandi quantità di sostanze stupefacenti. La lotta al traffico di droga potrebbe avere avuto un’altra svolta.

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