‘Ndrangheta, ucciso perchè rifiutò di pagare il pizzo: dopo 40 anni 2 arresti

I destinatari della misura sono figure storiche di rilevo della criminalità organizzata cosentina

carcere

CATANZARO – Gli uomini della a sezione operativa della Dia di Catanzaro, coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, con il procuratore Nicola Gratteri, il procuratore aggiunto Vincenzo Capomolla e il sostituto procuratore Vito Valerio, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere emessa dal gip di Catanzaro nei confronti di Mario Pranno, classe 1956, e Francesco Cicero, classe 1961, ritenuti gravemente indiziati di concorso, a vario titolo, nell’omicidio dell’imprenditore Santo Nigro avvenuto il 18 novembre 1981 a Cosenza.

Le indagini

I destinatari della misura sono figure storiche di rilevo della criminalità organizzata cosentina. Le indagini hanno consentito di ricostruire che il crimine efferato, nel corso del quale rimase ferito a una gamba anche un figlio della vittima, all’interno di un negozio di proprietà di Nigro in fase di ristrutturazione in via Popilia 144, fu deciso dai vertici del clan Perna-Pranno perchè Nigro si era rifiutato di aderire alle reiterate richieste estorsive del gruppo ‘ndranghetista. La morte di Nigro doveva servire al clan per riaffermare il proprio potere e costituire un monito per gli altri commercianti affinché non seguissero l’esempio di Nigro.

(LaPresse)

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