Nicaragua, Borrell: “Ieri altri arresti. Valutare altre sanzioni e misure”

Dai contatti avuti con il ministro degli esteri del Nicaragua è emerso che "il governo (di Ortega) non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua intransigenza. Stiamo valutando i nuovi strumenti, cominciando dalle nuove sanzioni.

(AP Photo/Francisco Seco, Pool)

BRUXELLES – Dai contatti avuti con il ministro degli esteri del Nicaragua è emerso che “il governo (di Ortega) non ha nessuna intenzione di abbandonare la sua intransigenza. Stiamo valutando i nuovi strumenti, cominciando dalle nuove sanzioni. Ortega si sente sufficientemente sicuro per incarcerare i leader dell’opposizione senza che ci siano manifestazioni, perché c’è un clima di paura. E’ molto importante organizzare una risposta basata sulla volontà di dialogo attraverso la pressione politica attraverso tutti gli strumenti a disposizione. Dobbiamo anche discutere su che altro possiamo fare”. Così l’Alto rappresentante per la politica estera Ue, Josep Borrell, nel suo intervento alla plenaria del Parlamento europeo a Strasburgo.

Borrell ha ricordato la violenta repressione di tre anni fa, “che ha portato il Nicaragua in una profonda crisi politica e socio-economica, e le indicazioni ci dicono che può solo peggiorare” e le “sanzioni specifiche contro persone ed entità per repressione e violazioni di diritti umani” adottate dal Consiglio europeo nell’ottobre 2019, che sono state prorogate fino a ottobre 2021. “Prevedibilmente bisognerà prorogare questi strumenti – ha spiegato l’Alto commissario -. Abbiamo visto una riforma elettorale di parte. Ho un elenco di incarcerati, che include potenziali candidati presidenziali, sandinisti, giornalisti. Ieri notte cinque eminenti attivisti sociali sono stati arrestati, tra cui un leader degli studenti che ha sfidato pubblicamente Ortega. Non sappiamo quale sarà il loro destino”.

Borrell ha poi riferito una battuta che gira una battuta che gira in nel Paese latinoamericano: “Perché gli oppositori vengono arrestati a mezzanotte? Perché i leader europei a quell’ora sono a colazione”. “Ma ora la colazione è passata e ne stiamo parlando – ha detto Borrell, ricordando “un mantra” che “per noi la soluzione democratica è l’unica via d’uscita”.

LaPresse

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