Nicola ritrovato vivo, la procura apre un fascicolo d’indagine. Sandali, tracce di sangue, chilometri: tutte le zone d’ombra della sparizione nel nulla

FIRENZE – Il lieto fine era senza dubbio l’epilogo sperato da tutti. Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi scomparso nella notte tra lunedì e martedì dalla sua abitazione a Palazzolo sul Senio, nel Fiorentino, sta bene. Conta solo questo. Il bimbo ha riabbracciato i genitori in mattinata, dopo essere stato trovato in una scarpata distante 3 chilometri da casa e profonda 26 metri. La sua vicenda ha tenuto col fiato sospeso l’intero Paese. Sorrisi, grossi sospiri di sollievo, un’ultima pagina felice di una storia che lasciava presagire il peggio. Per gli inquirenti, però, qualcosa non torna. Per capire cosa ha vissuto Nicola in quelle lunghissime 30 ore, la procura della Repubblica di Firenze ha comunque aperto un fascicolo d’indagine. Si indaga, sì, ma senza che il procuratore capo Giuseppe Creazzo abbia ancora configurato il reato. E se si indaga è anche perché la vicenda si presenta, sia al pubblico che agli inquirenti, con troppe zone d’ombra.

Le scarpe
I genitori di Nicola, papà Leonardo e mamma Pina, hanno riferito di aver messo il piccolo a letto intorno alle 19 di lunedì. Quando il bimbo è stato ritrovato, nei momenti in cui posava a sua insaputa tra le braccia del luogotenente Danilo Ciccarelli, indossava dei sandali. Il dubbio è che li portasse sin dal momento della scomparsa. Mettere un figlio a letto, con tanto di scarpe, in effetti suona male. Non si esclude, comunque, che i sandali gli siano stati infilati durante le prime, concitate fasi dopo il ritrovamento.

L’allarme dopo 9 ore, i chilometri e le tracce di sangue sulla porta di casa
Altri aspetti che necessitano approfondimenti sono le motivazioni alla base della decisione, da parte dei genitori, di denunciarne la scomparsa soltanto nove ore dopo l’ultimo avvistamento (alle 19, appunto, quando gli hanno dato la ‘buonanotte’). Intorno alla mezzanotte avrebbero iniziato a cercarlo da soli, lanciandosi nelle campagne dell’Alto Mugello, salvo rivolgersi alle autorità locali all’alba di martedì. A destare sospetto è anche il luogo in cui è stato rinvenuto Nicola. La scarpata dista quasi 3 chilometri da casa Tanturli, ma i cani molecolari non avevano fiutato alcuna traccia del piccolo lungo il percorso convenzionale. Nicola avrebbe dunque fatto il giro largo arrivando a percorrere 4 chilometri. Da solo, di notte, a 21 mesi. Ultimo aspetto su cui si concentrano le attività dei carabinieri, è la presenza di tracce ematiche sulla porta d’ingresso dell’abitazione della famiglia Tanturli.

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