Nuovo piano sulla sicurezza stradale, Giovannini: “Obiettivo zero vittime”

"La cultura della guida sicura – si legge in una nota della polizia - è un valore comune ed un impegno corale perché la strada è di tutti e tutti dobbiamo fare la nostra parte per sentirci coinvolti, adottando e pretendendo dagli altri condotte di guida corrette”

ROMA – Nuovo piano sulla sicurezza stradale: il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibile, Enrico Giovannini, in occasione della ‘Giornata nazionale in memoria delle vittime della strada’ ha sottolineato che “c’è un “impegno straordinario che ho chiesto alle nostre strutture, che era già previsto, ma sul quale stiamo riflettendo con alcuni approfondimenti aggiuntivi, che è il nuovo Piano per la sicurezza stradale”. “La scorsa settimana – ha spiegato – ho avuto modo di leggere parola per parola la bozza e di fare una serie di osservazioni. Il tema è quello dell’obiettivo zero, che non è un obiettivo impossibile”.

La ricorrenza

Oggi terza domenica di novembre è la ‘Giornata mondiale in memoria delle vittime della strada, proclamata per la prima volta nel 2005 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu). Un problema, quello della sicurezza stradale che vede grosse criticità nei Paesi europei che hanno assunto l’impegno di raggiungere nel dimezzarlo del 50% nel 2030 e dello 0% nel 2050. Un obiettivo che nasce anche dalla necessità di “dare dignità a quelle tante famiglie che piangono i loro congiunti, vittime di condotte di guida imprudenti”.

L’impegno della polizia

Una realtà quella degli incidenti sulla strada che coinvolge inevitabilmente la polizia stradale che per “contenere il numero dei sinistri mortali si esprime nelle oltre 397.000 pattuglie schierate sul territorio dall’inizio dell’anno, che hanno permesso di accertare più di 1.500.000 di infrazioni, di ritirare 21.255 patenti di guida, con 2.477.333 punti decurtati”. Ecco perché “la cultura della guida sicura – si legge in una nota – è un valore comune ed un impegno corale perché la strada è di tutti e tutti dobbiamo fare la nostra parte per sentirci coinvolti, adottando e pretendendo dagli altri condotte di guida corrette”.

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