Omicidio Cerciello, la procura chiede il rito immediato per Elder e Hjorth

La procura di Roma ha chiuso l'indagine sulla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e chiesto il rito immediato per Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, i due cittadini americani accusati della morte del militare.

Foto Valerio Portelli/LaPresse

ROMA – La procura di Roma ha chiuso l’indagine sulla morte del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e chiesto il rito immediato per Finnegan Lee Elder e Gabriel Christian Natale Hjorth, i due cittadini americani accusati della morte del militare. I due rispondono di omicidio volontario, tentata estorsione, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Il rito immediato permette di arrivare al processo senza passare dal l’udienza preliminare. 

Il fatto

 L’omicidio risale alla notte del 26 luglio scorso: Cerciello venne assassinato con 11 coltellate da Elder, durante un’operazione per recuperare il borsello di Sergio Brugiatelli, rubato dai due americani dopo un acquisto di droga non andato a buon fine e per il quale i due ventenni pretendevano dal derubato denaro in cambio della riconsegna. Brugiatelli quella sera aveva incontrato Elder e Hjorth a Trastevere e li aveva portati in piazza Mastai dove sapeva che potevano acquistare la cocaina di cui erano in cerca. Brugiatelli aveva indicato ai due turisti uno spacciatore con il quale lo scambio droga-denaro non andava a buon fine per l’intervento di alcuni carabinieri fuori servizio. A quel punto i due americani rubarono il borsello di Brugiatelli chiedendo poco dopo denaro per ridarlo indietro. La chiamata al 112 di Brugiatelli fece partire l’operazione dei due carabinieri in cui rimase ucciso Cerciello.

LaPresse

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