REGGIO CALABRIA – Un omicidio riconducibile all’attività criminale dei territori nella provincia di Reggio Calabria ha da oggi dei responsabili. Durante un’operazione coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia reggina, i carabinieri della compagnia locale hanno infatti dato esecuzione questa mattina ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Eseguiti tre arresti.
Le accuse e i provvedimenti
I tre sono ritenuti responsabili a vario titolo di omicidio, estorsione, porto e detenzione di armi, con l’aggravante delle modalità mafiose. Sono loro, secondo gli inquirenti, gli esecutori materiali dell’omicidio avvenuto lo scorso 21 luglio di Fabio Giuseppe Gioffrè; allevatore di Seminara che perse la vita in un agguato. Da quel giorno, da quell’esecuzione nel corso della quale rimase ferito anche un bambino, sono scattate le indagini che stamattina hanno portato agli arresti.
Le indagini dopo l’omicidio
Indagini che non hanno mai conosciuto sosta proprio perché le modalità dell’omicidio, e le generalità della vittima, avevano fatto pensare ad un regolamento di conti della criminalità organizzata. L’attività investigativa dei militari dell’Arma ha permesso di fare luce sul contesto, il movente e le modalità in cui si sviluppò l’omicidio. Che, secondo gli inquirenti, è riconducibile all’attività criminale sviluppatasi nel territorio della Piana di Gioia Tauro. Nello specifico, a compiere l’agguato contro Gioffrè, furono due delle tre persone arrestate armate di fucili caricati a pallettoni.
La ricostruzione
L’uomo perse la vita sul colpo mentre il bambino che era accanto a lui, di nazionalità bulgara, fu colpito da uno dei colpi e ricoverato in ospedale. Grazie al soccorso prestatogli da alcune persone accorse sul posto, i mezzi del 118 arrivarono in tempo per il trasporto d’urgenza agli ‘Ospedali riuniti’ di Reggio Calabria. L’uomo in passato era stato già denunciato perché nella sua proprietà erano state trovate alcune armi non dichiarate. Apparteneva ad una famiglia che nel primo decennio del nuovo secolo fu ‘distrutta’ da una faida interna.