Omicidio Malipiero, acciuffato l’assassino di Sabrina

E' un marocchino di 38 anni regolarmente presente in Italia: ha confessato

LaPresse - Matteo Corner

PESARO – L’assassino di Sabrina Malipiero ha un volto. Il giallo sviluppatosi attorno all’omicidio avvenuto in un supermercato di via Pantano sembrerebbe essere stato risolto. Perché la polizia ha arrestato nella notte un 38enne marocchino regolare in Italia. Le indagini partite subito dopo la tragedia hanno quindi portato ad un risultato importante. Le forze dell’ordine hanno permesso di risalire l’uomo che è subito stato interrogato per molto tempo. Ha provato prima a difendersi, negando quanto accaduto. Poi l’esperienza degli inquirenti lo ha fatto crollare portandolo alla confessione.

Ancora tanti punti interrogativi

Un grande risultato raggiunto, dunque, ma ancora tanti dubbi. Primo fra tutti il movente, sul quale bisognerà lavorare presumibilmente ancora un po’. L’uomo ha infatti riferito di avere avuto con la vittima un diverbio piuttosto animato al termine del quale avrebbe perso la testa arrivando ad ucciderla. Il tutto con una violenza inaudita, prima passata da calci e pugni, poi culminata con una fatale coltellata alla gola. I due probabilmente si conoscevano ma al momento è esclusa la strada passionale e si è ancora alla ricerca di elementi che garantirebbero la scoperta totale della verità.

La ricostruzione dell’accaduto

L’omicidio della donna, secondo una prima ricostruzione da parte delle forze dell’ordine, sarebbe avvenuto intorno alle 16. Solo un giorno dopo il corpo senza vita è stato ritrovato in casa dal figlio della vittima. Da un lato, dunque, la certezza di quelle che era accaduto, dall’altro movente e dinamica ancora assolutamente incerti. Addirittura nella sua prima versione l’uomo ha giustificato le macchie di sangue addosso con il tentativo di salvare la donna. Poi questo ‘castello in aria’ è crollato e c’è stata la totale ammissione. Lo stesso aveva sottratto anche bigiotteria e chiavi dell’auto della donna che gli hanno causato anche l’attribuzione non solo dell’omicidio ma anche di furto.

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