Brindisi, la nave si guasta: in 300 costretti a dormire nel porto

Centinaia di turisti sono rimasti per una notte fermi a Costa Morena in attesa di salpare per Corfù

LaPresse/Adriana Sapone

BRINDISI – Una notte intera fermi e bloccati nel porto in attesa di partire tra mille preoccupazioni e senza conoscere fino in fondo il proprio destino. Circa 300 turisti sono rimasti bloccati tra sabato 14 e domenica 15 nel porto di Brindisi, in attesa di partire per la Grecia. La nave che avrebbe dovuto trasportare i turisti, la Prince dell’Europeanseaways, non ha mai salpato dal porto ellenico per andare a recuperare i 300. Un guasto meccanico ha impedito la partenza, costringendo l’imbarcazione a rimanere bloccata per diverse ore.

‘Passata la nottata’ tutti in viaggio verso Corfù

Una vera e propria Odissea. Dall’Italia, i 300 turisti, tra cui diversi canadesi, hanno dovuto obbligatoriamente rimanere una notte intera a Brindisi prima di poter finalmente partire per Corfù in vacanza. Più di 12 ore fermi e stipati a Costa Morena, il porto esterno di brindisi, in attesa di conoscere l’orario dell’imbarco, che dovrebbe orientativamente avvenire questo pomeriggio. A quanto pare, ai 300 è stato spiegato dai rappresentanti della compagnia, che il guasto è irrisorio e quindi facilmente risolvibile. Un problema ai filtri della nave, nulla di irrisolvibile. ‘Passata la nottata’ e sbarcati in Grecia, avranno qualcosa in più da raccontare al loro ritorno.

Ritardi e complicazioni sono all’ordine del giorno

Non è la prima volta che si verificano circostanze di questo genere. Certo, forse rimanere in 300 una notte intera in un porto straniero è un caso abbastanza eclatante, ma questioni simili si ripetono ogni giorno nei maggiori porti e scali d’Europa. L’estate entra sempre più nel vivo e, volente o nolente, il gargantuesco flusso di turisti in giro per il mondo comporta spesso e volentieri ritardi, complicazioni e chi più ne ha, più ne metta. Da voli cancellati per mal tempo a scioperi improvvisi, da guasti alle navi ad errori logistici, non è il primo e non sarà l’ultimo caso stagionale. L’importante, alla fine, è che poi le cose vadano come devono andare. Accompagnate, casomai, da un sorriso a fine Odissea e un selfie in più da mostrare agli amici quando si rientra a casa.

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