ROMA – “Vergogna, è uno schifo!” Così la madre di Marco Vannini, Marina, subito dopo la sentenza nel processo di appello per la morte del figlio nella quale la pena per il principale imputato, Antonio Ciontoli, è passata dai 14 anni di carcere, in primo grado, ai cinque. Durante la lettura del dispositivo i parenti e gli amici della vittima hanno urlato contro i giudici: “Venduti, non c’è Stato per Marco!” Prima di essere allontanati dall’aula della Corte d’Appello.
Strappo la tessera elettorale” ha gridato il padre della vittima uscendo dall’aula mentre una ventina di persone, amici e parenti di Marco, batteva le mani urlando “Vergogna!”. (LaPresse)