Ora solare: si cambia tra il 27 e 28 ottobre. Potrebbe essere l’ultima volta

Una settimana precisa e gli orologi torneranno indietro di un'ora. Ma forse sarà l'ultima volta

ROMA (LaPresse – Donatella Di Nitto) – Ora solare: si cambia tra il 27 e 28 ottobre. Potrebbe essere l’ultima volta. Una settimana precisa e gli orologi torneranno indietro di un’ora. Ma forse sarà l’ultima volta. La notte tra sabato 27 ottobre e domenica 28, alle ore 3, si tornerà a quella solare che durerà fino al 31 marzo prossimo. Quando invece sarà ristabilita l’ora legale. Si dormirà quindi 60 minuti in più. Recuperando il sonno perso a marzo scorso quando invece le lancette si sono spostate dalle 2 alle 3 di notte rosicchiando 60 minuti del nostro riposo. Si avranno così mattine con più luce, mentre la sera il sole tramonterà prima.

Il cambio tra ora solare e quella legale potrebbe essere presto messo nel cassetto. Il presidente della Commissione Europea, Jean-Claude Juncker ha proposto di mettere fine all’obbligo del passaggio. Ogni Stato, secondo la sua proposta, dovrebbe decidere se adottare l’orario solare tutto l’anno oppure quello legale. Se la proposta verrà approvata sia del Parlamento che dei Paesi membri, i governi dovranno scegliere in aprile tra ora legale e quella solare. Nel mese di ottobre dell’anno prossimo, avverrà quindi l’ultimo cambio di ’60 minuti’ per coloro che avranno optato per l’ora solare.

Ora solare, l’idea di spostare le lancette venne a Benjamin Franklin nel 1784

L’idea di spostare le lancette per sfruttare le ore di luce estive viene spesso attribuita a Benjamin Franklin. Per un articolo satirico pubblicato sul quotidiano francese ‘Journal de Paris’ nel 1784 riguardante il risparmio energetico. Tuttavia la maggioranza degli storici ritiene che il primo ad aver teorizzato quella legale sia stato il biologo George Vernon Hudson. Che nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell’orologio in avanti durante l’estate. Per usufruire di ore di luce in più. La sua idea ricevette poco consenso e venne accantonata fino a quando, nel 1907, il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale.

Così, nel 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera all’applicazione del progetto, intitolato ‘British Summer Time’ (‘Ora estiva inglese’), basato sullo spostamento delle lancette dell’orologio un’ora in avanti nel periodo estivo. Da lì, in breve tempo, la maggior parte delle nazioni adottò il nuovo ‘sistema’ fino a quando venne definitivamente regolamentato dalla normativa europea. La direttiva 2000/84/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 gennaio 2001 stabilisce che in tutti i Paesi dell’Unione europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre.

In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966

In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. Era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo. In generale, i Paesi della fascia tropicale non adottano l’ora legale, in quanto la variazione delle ore di luce durante l’arco dell’anno è minima e non consente di avere ore di luce sufficienti la mattina per giustificare uno spostamento di lancette in avanti di un’ora.

Nell’emisfero australe, essendo le stagioni invertite rispetto all’emisfero boreale, anche quella legale segue un calendario invertito: in Australia è in vigore da ottobre a fine marzo o inizio aprile, con possibili variazioni da stato a stato, mentre in Brasile si va dalla terza domenica di ottobre alla terza domenica di febbraio. In Africa quella legale è scarsamente usata e in Russia dal 2011 è stata abolita.

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