PARIGI – E’ di 31 fermi e 24 poliziotti feriti in Francia il bilancio degli scontri andati avanti anche nella notte a Nanterre, nella banlieue di Parigi, ma anche in altre città, a seguito dello scoppio di proteste dopo che ieri mattina un 17enne identificato come Nael M. è stato ucciso da un agente di polizia a Nanterre nell’ambito di un controllo stradale. Lo ha riferito il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin. “Ci sono state delle violenze urbane ieri sera, molto concentrate nell’Hauts-de-Seine, un po’ nell’Île-de-France e un po’ nelle province”, ha detto Darmanin.
Secondo quanto riferito dall’ufficio del procuratore del sobborgo parigino di Nanterre, la vittima è rimasta ferita da un colpo di pistola ed è poi morta sul posto, mentre il poliziotto è stato arrestato perché sospettato di omicidio colposo. Uno dei passeggeri dell’auto è stato fermato e rilasciato poco dopo; la polizia sta cercando un altro passeggero, che è fuggito. L’emittente Bfmtv riferisce di almeno 13 fermati nell’ambito degli scontri. Il poliziotto avrebbe sparato perché il ragazzo non avrebbe voluto fermarsi al posto di blocco.
I video girati durante l’incidente sono “estremamente scioccanti”, ha dichiarato Darmanin, che si è impegnato a condurre un’indagine completa. Le immagini mostrano due agenti di polizia che si avvicinano al finestrino del lato guida di un’auto gialla, poi il veicolo si allontana e un agente spara contro il finestrino. L’auto viene poi vista schiantarsi contro un palo nelle vicinanze. “Invito alla calma e alla verità”, ha detto Darmanin, aggiungendo che il governo terrà una riunione sulla sicurezza oggi pomeriggio per discutere i prossimi passi. L’avvocato della famiglia di Nael, Yassine Bouzrou, ha dichiarato ad Associated Press che vogliono che l’agente di polizia fermato venga perseguito per omicidio, anziché per omicidio colposo, e che l’indagine sia affidata a un’altra regione, perché temono che gli investigatori di Nanterre non siano imparziali.