Pasqua, Coldiretti: “Dolci in casa per 6 su 10, dalla pigna alla pardulas”

Prepotente ritorno al fai da te rivolto soprattutto alla riscoperta delle ricette territoriali.

A giant egg that was decorated by Head Chocolatier Andrew Thwaite at York's Chocolate Story ahead of Easter. PRESS ASSOCIATION Photo. Picture date: Wednesday April 1, 2015. Photo credit should read: Lynne Cameron/PA Wire

MILANO – Non solo uova e colombe, in quasi sei famiglie su dieci (59%) quest’anno c’è chi prepara in casa i dolci tipici della Pasqua nel rispetto delle tradizioni locali. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Ixe’ che evidenzia un prepotente ritorno al fai da te rivolto soprattutto alla riscoperta delle ricette territoriali. Un fenomeno al centro dell’iniziativa della Coldiretti nel weekend alla vigilia della settimana Santa. Tradizionalmente dedicata alla preparazione delle specialità pasquali, al Mercato di Campagna Amica in via San Teodoro 74 a Roma. Con la sfilata dei dolci tipici pasquali da Nord a Sud Italia con i consigli degli agrichef.

“La preparazione casalinga dei piatti tradizionali delle feste è infatti – sostiene la Coldiretti in un comunicato – una attività tornata ad essere gratificante per uomini e donne. E all’interno delle mura domestiche si svolge il rito della preparazione di specialità alimentari caratteristiche della Pasqua. E destinate spesso a rimanere solo un piacevole ricordo per tutto il restante periodo dell’anno”.


“Sulle tavole degli italiani sono immancabili la Colomba che è scelta dal 70% delle famiglie. A pari merito con l’uovo di cioccolato acquistati dagli italiani con una spesa rispettivamente di 170 e 250 milioni di euro. Ma la tendenza è verso la ricerca di una maggiore genuinità. Se tra i più piccoli ad essere preferite sono le uova di cioccolato, per le persone adulte la Pasqua è, sottolinea la Coldiretti, una ghiotta occasione per riscoprire sapori del passato conservati nelle specialità regionali. Preparate sulla base di ricette della tradizione e che nascondono spesso segreti familiari che le rendono inimitabili”.

(LaPresse)

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