Pazienti sedati e derubati negli ospedali

Pazienti sedati e derubati
pazienti sedati e derubati

NAPOLI – Due anziani sedati in corsia, per sottrargli le fedi nuziali. E’ la ricostruzione da brivido della polizia, che si basa sui filmati delle telecamere interne all’ospedale dei Pellegrini. 

Il blitz è scattato alle quattro del pomeriggio di giovedì. Un operatore socio sanitario è stato bloccato dagli agenti del commissariato Montecalvario e accompagnato in ufficio, per le formalità di rito. Da qui cominciano gli accertamenti delle forze dell’ordine: il 39enne lavora nel reparto Chirurgia al quarto piano della scala D nel nosocomio alla Pignasecca. Come detto, le indagini puntano sui filmati. E stando alle immagini, la notte precedente avrebbe sedato due anziani, per rubare le fedi nuziali.  Poi le indagini lampo della polizia: tutto in ventiquattro ore. Non c’era un attimo da perdere. Gli investigatori raccolgono i primi elementi. Poi scandagliano ogni fotogramma. Secondo gli inquirenti, non ci sono dubbi: dalle telecamere si evince il tutto. Così ieri mattina gli agenti hanno inviato una dettagliata informativa alla procura della Repubblica, con i dettagli raccolti sul posto.  

Gli investigatori intanto effettuano un secondo sopralluogo nell’ospedale. Ascoltano i compagni di lavoro. Poco più tardi il magistrato di turno fa sapere che U. T. è stato denunciato a piede libero. In attesa di ulteriori sviluppi investigativi. Abita nel quartiere di Piscinola. La sua posizione ora è la vaglio dell’autorità giudiziaria. Di più. La direzione del presidio nella Pignasecca potrebbe adottare provvedimenti in via precauzionale. 

Nel frattempo la polizia è alla ricerca di ulteriori elementi. Gli agenti non escludono nulla. E stanno verificando se siano già accaduti episodi simili negli ultimi mesi. L’operatore socio sanitario avrebbe usato delle siringhe per sedare i due anziani. E anche su questo sono in corso approfondimenti della magistratura. 

Le forze dell’ordine e la Procura hanno elevato al massimo il livello di allerta, dopo l’episodio nel centro storico. E ora hanno acceso i riflettori.

Il fenomeno dei degenti ‘spogliati’ nei reparti

Il fenomeno dei pazienti sedati negli ospedali è noto alle cronache. Non da oggi. E non solo a Napoli. Basti ricordare le denunce dei familiari di persone decedute, che hanno raccontato gli ammanchi nei trasferimenti delle salme dagli obitori. Sia chiaro. Non parliamo di ospedale dei Pellegrini. Ma di una questione molto più ampia e sentita dalla popolazione. Chi deve garantire i controlli? E fare in modo che non accada? Un fatto simile è successo qualche anno fa a Lecce. Qui un infermiere ha patteggiato una pena a quattro anni e sei mesi. Segno che le indagini delle forze dell’ordine erano concrete e solide. I dettagli. L’infermiere era in servizio al reparto di Neurochirurgia dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Qui erano intervenute le pattuglie della squadra mobile della questura. Fu proprio la questura a ricostruire i fatti: i  reati contestati si riferiscono a una paziente, ricoverata in osservazione in reparto dopo una caduta. Nulla di grave. L’infermiere avrebbe somministrato mediante agocannula un farmaco alla donna, con il pretesto di pulire l’ago e di predisporlo per il prelievo ematico della mattina successiva. La signora, dopo aver sentito un lieve bruciore, è caduta in uno strano sonno profondo. Al risveglio l’amara sorpresa: al suo anulare mancava un anello in oro con rubino incastonato da piccoli diamanti. Da qui una serie di eventi imprevedibili. Alla richiesta di aiuto sarebbe giunto in stanza lo stesso infermiere della sera precedente, che al racconto della signora avrebbe risposto sibillinamente “sono ricordi, no? Hanno valore affettivo” usando stranamente il plurale. Soltanto pochi minuti dopo, la scoperta che mancava anche una fede ricordo del 25° anniversario di matrimonio. Era la prova del 9. La qui la denuncia alla polizia. 

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