Pd, Damiano: “Da Renzi scelta sciagurata e cinica”

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto: Cesare Damiano

ROMA“Diceva una canzone cantata da Ornella Vanoni: ‘La festa appena cominciata è già finita…’. Neanche il tempo di far giurare i sottosegretari, che Renzi se ne va. Prima incassa il bottino, poi fa la scissione”. Lo dichiara Cesare Damiano, dirigente del Partito democratico.

“‘Passata la festa – continua – gabbato lo santo’, come dice il proverbio. Chi parla di ‘separazione consensuale’ mi fa sorridere, per non dire altro. Dopo aver quasi distrutto il Pd, Renzi cerca di assestargli il colpo finale. Adesso fa pure la vittima e afferma: ‘Non posso stare insieme ai miei carnefici’. Proprio lui che ha fatto fuori dal Parlamento chi non era allineato alle sue idee. Adesso bisogna trasformare questa scelta sciagurata, cinica e opportunista in una occasione che ridia slancio al Pd e che consenta di recuperare la sua collocazione di sinistra e il contatto con le persone anziché a braccetto con i salotti buoni. Il Pd eviti il rischio di collocarsi tra l’incudine di Renzi e il martello di Grillo: concentriamoci sul futuro, su un progetto politico di sinistra in grado di dare risposte concrete ai problemi delle persone”.

“Non ci sono più alibi che consentano di non praticare una politica di discontinuità: la scelta della ‘Renxit’ ha rotto finalmente l’incantesimo”, conclude.

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