Pd, nuova componente anti Schlein con De Luca, Bonaccini e Guerini

Vincenzo e Piero De Luca

CASERTA – La famiglia De Luca rinsalda i rapporti con Stefano Bonaccini in chiave anti-Schlein. Il deputato Piero partecipa infatti alla “due giorni” organizzata dal governatore dell’Emilia Romagna e che si conclude oggi. Per lui c’è pronto un incarico all’interno della componente Energia popolare: sarà coordinatore per il Mezzogiorno. Questo rappresenta il suggello dell’intesa fra Bonaccini e il gruppo di Base democratica, che fa capo al deputato Lorenzo Guerini e del quale De Luca junior è un esponente.

L’intesa

In questo modo, i De Luca dimostrano alla Schlein di non essere isolati nel partito: il governatore Vincenzo riscuote scarse simpatie per i modi di fare da Sceriffo, ma politicamente il discorso è diverso e non sono pochi, ormai, gli esponenti del Pd che condividono i suoi attacchi alla segretaria. La Schlein non ha digerito l’iniziativa del suo ex sfidante per la guida del partito e ha dichiarato: “Stefano dice che non sarà una corrente”. Un chiaro ammonimento a non osare sfidarla di nuovo formando un suo gruppo: per la segretaria e il suo “cerchio magico”, si sa, l’unica corrente con diritto di cittadinanza nel Pd è la loro.

La mossa di Schlein

Intanto, Elly ha piazzato un altro dei suoi colpi di mano che le alienano sempre di più le simpatie (già ridotte) del partito: ha tolto a Gianni Cuperlo la guida della Fondazione Pd per darla al fedelissimo Nicola Zingaretti. Scelta già criticata per la distanza culturale fra il presidente destituito e il nuovo prescelto. Una chiara vendetta contro Cuperlo per l’appoggio dato a Bonaccini alle Primarie, che ricorda da vicino quella contro Piero De Luca, privato dell’incarico di vice capogruppo alla Camera (anche se il deputato ha limitato i danni recuperando un incarico sul Pnrr). Non è andata meglio all’ex ministro Paola De Micheli, candidata alle Primarie, che non ha avuto alcun incarico di peso, pur rappresentando una corrente del partito.

Verso le Europee

La Schlein sta ovviamente pensando anche alle Europee: scontata la scelta di Sandro Ruotolo come capogruppo nella circoscrizione sud, così come quella di Lucia Annunziata per il Centro. Nessuno dei due ha un particolare curriculum politico: con la scusa di aprire il Pd alla società civile, viene mortificata la classe dirigente del partito a favore dei “favoriti della regina”. Un elettore potrebbe ben pensare che i dem non abbiano esponenti degni di correre per l’Europarlamento, visto che vengono candidate persone con poca consistenza politica.

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