Pensioni, è scontro Lega-Pd. Bonomi (Confindustria): “Contrari alle Quote”

Il Carroccio, fautore di Quota 100, non sembra intenzionato a modificare il meccanismo

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Governo: è scontro Lega-Pd sulle pensioni. Il Carroccio, fautore di Quota 100, non sembra intenzionato a modificare il meccanismo. “L’obiettivo – ha detto Claudio Durigon, responsabile del dipartimento Lavoro del Carroccio – è non tornare alla Fornero. Contrariamente a quanto sostenuto da alcuni media, la Lega non è verso il sì alle nuove misure sulle pensioni”.

Letta contrario alle Quote

Il segretario del Pd, Enrico Letta dice dichiara sfavorevole alle Quote chiede di “intervenire con un meccanismo flessibile, in particolare per lavori gravosi e donne. Il problema di fondo – ha sottolineato – è che è sbagliato il metodo della Quota. Quota 100 è stato un errore: chi ne ha usufruito ha avuto un vantaggio ed è contento ma per l’80% sono uomini, è uno strumento diseguale che discrimina le donne. Secondo me più che il tema della Quota, le due cose da fare sono flessibilità a seconda dei lavori gravosi e poi dare un messaggio importante alle donne con Opzione donna. Combatteremo perché in legge di bilancio il punto essenziale siano le donne e i giovani”.

La bocciatura

Intanto il governo ha detto ‘no’ a Matteo Salvini sull’applicazione di Quota 102 per due anni, in quanto secondo l’esecutivo “creerebbe uno scalone. Si starebbe lavorando su un meccanismo con età fissa di uscita a 64 anni fino al 2024 e contributi crescenti”. Una situazione che sarebbe preferibile per il Pd ma contraria alla Lega anche se sembrano disposti ad un confronto. Intanto all’orizzonte si intravede un tavolo con i sindacati e una riunione della cabina di regia prima dell’approdo della manovra in Cdm. Visti gli impegni (martedì Draghi sarà a Bari) e mercoledì sarà iper impegnato il ministro dell’Economia Daniele Franco, la data più probabile dovrebbe essere quella di giovedì.

Bonomi (Confindustria): “Contrari alle Quote”

Scontro aperto, dunque, in maggioranza. E dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi arriva il monito: “Noi siamo fortemente contrari a quota 100, 102 o 104. Siamo contrari perché guardiamo i numeri da imprenditori e i numeri dicono che quota 100 non ha ottenuto l’effetto che ci aspettavamo. Ricordo che ci era stato detto che per uno che andava in pensione venivano assunti in tre, nella realtà l’effetto è di 0,4 e quindi non abbiamo neanche l’effetto sostitutivo. Stiamo pensionando chi un lavoro ce l’ha e non stiamo offrendo un lavoro ai giovani. Noi riteniamo invece che si debba lavorare sui lavori usuranti, sui quali effettivamente c’è un problema. Va rivisto, lavoriamo su quello”.

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