PISTOIA – Era il 20 aprile del 2008 quando la polizia rinvenne a Montecatini (Pistoia), in un appartamento di via Marconi, il corpo senza vita di Isabel Christina Macarthy. Una prostituta brasiliana di 46 anni colpita ripetutamente con un oggetto tagliente al collo, all’addome e al torace. Ma senza che la lama perforasse alcun organo vitale, morta per dissanguamento. A distanza di 11 anni esatti la procura di Pistoia ha riaperto il caso per cercare di dare un nome all’assassino o all’assassina. E otto persone sono state iscritte nel registro degli indagati. La notizia viene data dalla stampa locale. Gli indagati sono tre clienti della donna (due di Montecatini e uno di Lucca). E cinque prostitute: una dominicana, due romene e due brasiliane, che sarebbero domiciliate tra la Valdinievole, l’area pratese ed empolese e due delle quali sarebbero da tempo irreperibili.
Il delitto avvenne, secondo quanto ricostruito dalle indagini, il pomeriggio del 19 aprile, nell’appartamento in cui la 46enne viveva e riceveva i suoi clienti. La donna lottò disperatamente con l’omicida che la prese anche a morsi. Prima di fuggire portandosi via l’arma del delitto, mai rinvenuta dagli investigatori. A chiamare il 113 furono gli amici di Isabel. Preoccupati perché non rispondeva né al telefono né al campanello. I clienti della 46enne furono i primi a finire nel mirino degli investigatori.
Undici anni dopo si riapre il caso
Nel 2014, poi, l’inchiesta centrò l’attenzione anche sulle colleghe di Isabel, che con lei avevano avuto in passato motivi di conflitto. Dopo accurate indagini, però, la procura di Pistoia aveva chiesto l’archiviazione di questo caso. Ma il gip ha disposto che venisse effettuato un supplemento di indagine. Così sono stati inviati al Ris di Roma alcuni reperti, ritenuti interessanti. Una traccia di sangue, le impronte dei denti sul corpo di Isabel e anche l’impronta di una scarpa che potrebbe essere appartenuta anche a una donna.
Il prossimo 15 maggio l’inchiesta potrebbe arrivare a una svolta. Per quella data, infatti, è stato fissato l’incidente probatorio in tribunale a Pistoia. Gli accertamenti irripetibili, che diventeranno prova nell’eventuale processo, riguarderanno il dna rilevato dalle tracce organiche e le impronte delle arcate dentali e dei piedi delle persone indagate per l’omicidio. Che saranno convocate in tribunale con i loro legali e i loro eventuali periti.
(LaPresse)