Più pannelli solari negli aeroporti

NAPOLI – Dipendenza dalle fonti di energia fossili, i pannelli solari possono aiutarci. L’energia solare, si sa, è per definizione una delle forme di energia meno inquinanti e più sostenibili dal punto di vista ambientale. Non è certo una novità. Tuttavia, un recente studio di tre ricercatori della Rmit University sta approfondendo un nuovo modo per far rendere al massimo i pannelli solari. Questi infatti, se posti sulla cima degli edifici residenziali non garantirebbe grandi prestazioni. Al contrario, il loro utilizzo su grandi edifici all’aperto come gli aeroporti frutterebbe tantissima energia. L’idea dei tre ricercatori, quindi, piuttosto che collocare tanti piccoli pannelli sui tetti degli edifici residenziali è quella di installare dei grandi complessi sulla cima di edifici come gli aeroporti oppure nei pressi di strutture simili. La resa risulterebbe ottimale: si arriverebbe addirittura a poter alimentare oltre 100mila case. Tali studi hanno preso in esame il caso di diversi aeroporti mondiali come l’aeroporto di Melbourne in Australia, Cochin in Indua ed Edmonton in Canada. L’aeroporto australiano ospita la più grande fattoria solare del paese (è grande come 26 campi di calcio, ndr) e riesce ad alimentare tra il 15 e il 20 per cento della spesa energetica di tutta l’infrastruttura aeronautica. L’aeroporto di Cochin, grazie a un ingente investimento di 7,29 milioni di euro, ha a disposizione 46mila pannelli solari che bastano ad alimentare tutto l’aeroporto e anche parte dello stato indiano in cui si trova. Da quando è stata completata l’infrastruttura, è stato calcolato che nei prossimi 25 anni permetterà di diminuire le emissioni di anidride carbonica nell’atmosfera di ben 300mila tonnellate. Ancora più efficiente poi, la fattoria solare del Canada. Questa dispone di 300mila pannelli solari e alimenta circa 28mila abitazioni in tutto il circondario. Dalle ricerche dei tre studiosi australiani, risulta che l’Australia incrementando il numero di pannelli solari negli aeroporti potrebbe ridurre le emissioni di gas serra di 152 chilotoni l’anno, come se si togliessero dalla circolazione 71mila automobili, e potrebbe arrivare a produrre una quantità di energia 10mila volte superiore di quella che viene prodotta nella città di Bendigo (Australia), dove ci sono 17mila pannelli.
In questa possibile corsa verso l’energia solare, si potrebbe conferire un nuovo ruolo agli aeroporti. Non va dimenticato il ruolo critico che questi svolgono all’interno dell’emergenza climatica. Sono infatti tra le principali cause di emissioni di gas clima-alteranti. Gli aerei non sono certo qualcosa di eco-friendly, insomma. Oltre l’inquinamento portano dietro con sé altre criticità: problemi di rumore, consumo di suolo ed elevato consumo energetico. La sfida ambientale, come sempre, è anche fatta di piccoli sfide individuali e abitudini. A risultare inquinante e dannoso per l’ambiente ( e quindi per la stessa esistenza della specie umana) è tutto un sistema economico-sociale che c’è alla base. Se non vengono corretti quanto meno gli aspetti più dannosi di tale sistema, non verranno mai trovate delle soluzioni efficaci all’inquinamento ma soltanto delle cosiddette soluzioni tampone di breve durata ed efficacia.

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