Pnrr, arriva l’ok dell’Ue. Draghi: “La sfida è attuazione, spendere fondi bene e con onestà”

Tra i progetti finanziati dal Pnrr c'è quello per il rilancio di Cinecittà, scelto non a caso per la tappa italiana del 'tour delle capitali' di von der Leyen, che con il premier ha visitato lo storico studio 5 e incontrato delle maestranze

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Mario Draghi

ROMA – Spendere i soldi del Recovery “tutti, bene, ma soprattutto con onestà”. Con a fianco la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen giunta a Roma per formalizzare l’ok al nostro Pnrr, il premier Mario Draghi insiste sulla “grande responsabilità” di cui sono investiti il governo e gli italiani “nei nei confronti di tutti i cittadini europei che hanno pagato e pagheranno le tasse per finanziare il nostro piano. Perché non tutti abbiamo attinto alle risorse allo stesso modo”.

In sostanza, e Draghi lo dice chiaramente, dal successo del Pnrr italiano passa il futuro dell’Europa e anche la possibilità di rendere strutturali alcune parti del Next generation Eu. “Si tratta di un’opportunità che si ha una volta nella vita”, sottolinea von der Leyen, assicurando il sostegno europeo all’Italia. “Questa non è la fine di un viaggio l’inizio dell’attuazione che richiederà un lavoro duro, io sarò al fianco” dell’Italia e “anche la Commissione lo sarà, e sarà vigile”.

Il piano

Cruciale dunque l’implementazione del piano che “è ambizioso e lungimirante”, con un impatto tra lo 1,5 e il 2,5% del Pil e 240 mila nuovi posti di lavoro entro il 2026. I primi fondi, circa 25 miliardi, dovrebbero arrivare in 4 settimane. Sarà davvero la svolta o sarà l’ennesima pioggia di risorse europee mal spese o non spese? “Siamo fiduciosi che ce la faremo”, assicura Draghi che sottolinea la presenza di due ingredienti fondamentali: la capacità amministrativa e soprattutto “la volontà politica” di portare avanti le riforme attese da decenni, “il Parlamento ha votato con grandissima maggioranza l’attuazione del piano”. Le prime tre, ricorda, sono già state approvate, quella della giustizia è attesa in Cdm a giorni, seguiranno entro questo mese quella su appalti e concessioni e a luglio quella della concorrenza.

I progetti finanziati

Tra i progetti finanziati dal Pnrr c’è quello per il rilancio di Cinecittà, scelto non a caso per la tappa italiana del ‘tour delle capitali’ di von der Leyen, che con il premier ha visitato lo storico studio 5 e incontrato delle maestranze. “Sappiamo che il settore cinematografico è stato molto colpito durante la pandemia eppure è tra i più promettenti – evidenzia il premier – Con il Pnrr investiamo 300 milioni per nuovi studi e teatri e la valorizzazione del patrimonio di Cinecittà. Una parte di questi fondi andrà istituto sperimentale di cinematografia e consentire studi dei giovani che lavoreranno nel settore audiovisivo”.

Del resto qui, negli anni del Dopoguerra, “il cinema raccontava le vite delle famiglie italiane, prima gli stenti, poi il lavoro e l’entusiasmo per l’Italia che cresceva vertiginosamente”, ricorda Draghi. “Oggi dopo la recessione peggiore dalla seconda guerra mondiale celebriamo qui l’alba della ripresa dell’economia italiana, una ripresa significativa, duratura, con al centro inclusione sociale e sostenibilità”. La reazione italiana, assicura von der Leyen, è già stata di ispirazione: “Avete affrontato momenti difficili ma poi vi siete aiutati, siete riusciti a superare la crisi. Facendolo avete dimostrato il vero significato della parola solidarietà e il resto dell’Europa vi sta seguendo”.

(LaPresse/di Antonella Scutiero)

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