TRIESTE – Migliaia di persone, autorità e comuni cittadini, per dire addio a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi due settimane fa nella Questura di Trieste. I funerali sono stati celebrati nella chiesa di sant’Antonio Taumaturgo, officiati dal vescovo Giampaolo Crepaldi. Tra le autorità il ministro degli Interni Luciana Lamorgese, il presidente della Camera Roberto Fico, il capo della Polizia Franco Gabrielli, il governatore Massimiliano Fedriga, il questore Giuseppe Petronzi e il prefetto Valerio Valenti e altre autorità locali. Migliaia di persone hanno salutato i feretri al loro passaggio e all’arrivo, lungo il tragitto dalla Questura al piazzale antistante la chiesa.
“Vittime di una follia, Trieste vi ricorderà come suoi angeli”
Monsignor Crepaldi ha ricordato i due poliziotti commuovendo i presenti. “Siete stati vittime di una follia che vi ha privato del futuro ricco di progetti e di sogni – ha detto – Ci sono le massime cariche dello Stato a darvi il giusto e doveroso riconoscimento per il servizio che avete reso alla Patria con il sacrificio della vostra vita. La città di Trieste unita e composta ha allargato le sue braccia stringendovi in un abbraccio corale, che si è allargato ai vostri genitori, colpiti dal desolante vuoto della vostra scomparsa, così come i colleghi e gli amici. Cari Matteo e Pierluigi, sono certo che Trieste vi ricorderà come i suoi angeli. Trieste vi dice grazie: per noi resterete sempre figli delle stelle”.
Le lacrime del questore Petronzi
Al termine della cerimonia il questore di Trieste Giuseppe Petronzi ha preso la parola, ma non è riuscito a trattenere le lacrime per la forte emozione: “La forte partecipazione di questi giorni è attestato di vicinanza alle famiglie e di considerazione per il vostro quotidiano e silenzioso servizio. Vi ringraziamo per questo, Pierluigi e Matteo. Saluto la volante 2 alla sua ultima uscita con le stesse parole che i nostri figli delle stelle usavano all’inizio del servizio: Dormite sogni tranquilli, qui ci siamo noi”, ha detto il questore.