Pomigliano d’Arco, “stesa” notturna al rione Iacp

Trovati 9 bossoli calibro 9x21 in via Campanale: è allarme criminalità. Si torna a sparare nelle strade dopo nemmeno una settimana dal raid avvenuto lo scorso sabato nella 219.

Pomigliano d'Arco, rione Iacp.
Pomigliano d'Arco, rione Iacp.

Stesa nel rione Iacp: l’ombra della criminalità organizzata. Grande tensione a Pomigliano D’Arco, dove a distanza di meno di una settimana, i carabinieri della stazione locale sono ancora volta intervenuti per la segnalazione di alcuni colpi d’arma da fuoco. Nella notte tra mercoledì e giovedì il teatro della ‘stesa’ è stato però via Campanale, una strada all’interno del rione Iacp. I militari dell’Arma hanno trovato a terra 9 bossoli, esplosi da un’arma calibro 9×21, presumibilmente una pistola.

Ora sono al vaglio le riprese delle telecamere di videosorveglianza per fare luce su questo episodio che presenta numerosi punti oscuri e poco chiari. Quanto ricostruito fino al momento non sembra tuttavia lasciare dubbi sulla matrice criminale e intimidatoria del raid, ma restano gli interrogativi su chi abbia premuto il grilletto e chi fosse il destinatario di tale intimidazione, nonché i motivi dietro la ‘stesa’. C’è massimo riserbo da parte degli investigatori che stanno seguendo una pista sulla quale non si sbilanciano al momento.

Non è la prima volta negli ultimi mesi che è stato aperto il fuoco in via Campanale. L’ultima volta è avvenuto lo scorso luglio per una presunta lite in merito all’occupazione abusiva di un appartamento. In quel caso fu ferita, fortunatamente soltanto in maniera superficiale e non grave, un’anziana che però non c’entrava nulla con quel litigio.

Lo scorso sabato sono stati esplosi altri 18 colpi di arma da fuoco anche nel rione di edilizia popolare ex lege 219. Tuttavia, sembra che i due episodi non abbiano alcun collegamento. In ogni caso, cresce la tensione nella città delle fabbriche che negli ultimi mesi è stata interessata da diversi episodi riconducibili agli scontri tra i gruppi criminali attivi sul territorio nel settore del mercato degli stupefacenti. Tensioni che hanno visto contrapposti i referenti del clan Mazzarella e i gruppi locali.

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