Immigrazione clandestina: smantellato il “sistema”, indagati in 15

Due persone arrestate e cinque sottoposte all’obbligo di dimora. Sono ritenute, a vario titolo, responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Altre otto persone sono indagate a piede libero.

Pietro Di Dona, Giuseppe Ciervo e Vincenza Di Dona
Pietro Di Dona, Giuseppe Ciervo e Vincenza Di Dona

Prendevano contatti con quella che era diventata per la Procura una sorta di centrale del falso per patenti di guida e permessi di soggiorno. Sborsavano somme tra mille e 2mila euro, giungevano tra Castelvolturno e l’agro aversano, consegnavano i soldi e ritiravano i documenti falsificati. Poi se ne tornavano nei luoghi in cui aveva il domicilio, tra Verona, Bologna e altre città del Nord Italia.

Da una denuncia presentata a Caiazzo quattro anni e mezzo fa dal titolare di un’autoscuola è nata l’inchiesta che ieri mattina ha portato all’arresto di due persone e alla sottoposizione all’obbligo di dimora per altre cinque indiziate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di falsi e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Altre otto persone sono indagate a piede libero.

In cella sono stati ristretti Pietro Di Dona, 51 anni, di Casapesenna e Giuseppe Ciervo, 53 anni, di Castelvolturno. Obbligo di dimora invece per Carmine Riccardo, 54 anni, di Casapesenna; Francesco Di Nardo, 53 anni, di Giugliano; Vincenza Di Dona, sorella di Pietro, 44 anni, di Casapesenna; Raffaele Salerno, 49 anni e Franca Lanza, di 48, di Pompei ed Ercolano.

Salerno e Lanza avrebbero consegnato delle patenti di guida contraffatte in favore dei figli di un uomo. Indagati a piede libero invece sono Giuseppe Di Sarno, 49 anni, di San Cipriano d’Aversa; Nabil El Hazmi, 41 anni; Sunday Collins, 38 anni; Lucky Ediale, 32 anni; Mamdou Doumbia, 39 anni; Mari Jean Ackah, 38 anni; Sekou Hamed Konate, 23 anni e Kassim Diarassouba, di 49 anni.

Nel corso delle indagini sono state denunciate a piede libero 200 persone straniere che avrebbero beneficiato dei servizi offerti dal sodalizio. L’attività investigativa, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, ha consentito di individuare una ipotizzata struttura dedita alla falsificazione di patenti di guida ed attestati di residenza in favore di cittadini stranieri, che necessitavano del rilascio o del rinnovo del permesso di soggiorno.

Ad eseguire l’ordinanza cautelarefirmata dal gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere Orazio Rossi sono stati i carabinieri della Compagnia di Caserta coordinati dal maggiore Pietro Tribuzio. I componenti dell’ipotizzato gruppo, una volta individuati i soggetti extracomunitari, per conoscenza diretta o per il tramite di altri loro connazionali compiacenti, provvedevano a procurarsi patenti di guida, con il relativo sigillo dello Stato falso, a falsificare attestati di residenza, riportanti timbri falsi del Comune cedendo, poi, a fronte del pagamento di somme di danaro variabili fra i mille e 2mila euro, la documentazione poi utilizzata per richiedere il rilascio o rinnovo dei permessi di soggiorno.

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