A Pontida il raduno annuale della Lega. Salvini: “Europee referendum contro élite”

Il leader del Carroccio stoppa Fico sulla chiusura dei porti italiani: "E' un'opinione personale"

Matteo Salvini al raduno di Pontida
Foto Marco Alpozzi - LaPresse

PONTIDA –Le Europee saranno un referendum tra noi e le élite europee“, se aspettavamo i fuochi d’artificio, eccoli. Pontida 2018 è iniziata. E’ un oceano di folla quello ad aspettare Matteo Salvini al raduno nazionale della Lega. “Un referendum tra l’Europa delle banche, della finanza, dell’immigrazione e del precariato. E noi, l’Europa dei popoli e del lavoro“. Il leader del Carroccio, tra bandiere, striscioni e slogan, ha rilanciato il progetto di un’alleanza “internazionale dei populisti. Che per me è un complimento”. A regnare incontrastati, sul palco, il bianco e il blu e la scritta “prima gli italiani”. Tanto il verde in platea, con centinaia di ‘veterani’ leghisti con i vessilli del Nord. Tanti i giovani leghisti, e il loro leader che annuncia con forza: “Chiuderemo i centri sociali”. Insomma, Pontida entra nel vivo.

Salvini: Lega traina tutti

Con Berlusconi parliamo di tutti i Comuni e le Regioni dove governiamo insieme. Oggi è il record storico di governatori del centrodestra e della Lega che parleranno a Pontida. È una Lega che non cresce solo lei ma fa crescere tutti“, ha rilanciato il ministro degli Interni. Insomma, il segretario della Lega ha l’idea chiara. Al di là del governo con i 5Stelle, non molla di un millimetro il perimetro del centrodestra che, anzi, sta cercando di ‘cannibalizzare’. Una Lega data altissima dai sondaggi, con due partiti almeno, Fi e FdI a fare da cespugli, può essere l’alchimia vincente per le prossime elezioni. La campagna elettorale, insomma, non è mai finita.

Avanti con la linea ‘porti chiusi’, Fico parla “a titolo personale”

E’ un’opinione personale – ha aggiunto Salvini – e la rispetto. Rispetto quelle di tutti. Ma i ministri non hanno opinioni, i ministri fanno e un fatto che non arrivano più barconi”. Insomma, porta chiusa in faccia al presidente della Camera dei 5 Stelle Roberto Fico, che si era detto contrario alla linea dei porti chiusi e dei respingimenti dei migranti. E’ una risposta anche al pentastellato braccio destro di Di Maio, Vincenzo Spadafora, presente a Pompei per il Gay Pride.

A Pontida il nord scompare dalla simbologia

Lega Nord senza Nord l’abbiamo già conosciuta ed ha preso il 17% pochi mesi fa alle elezioni. Ma a cambiare simbolo, nome e narrazione, sono anche le varie costole leghiste. Tra le decine di gazebo bianchi, uno per ogni regione italiana, niente pi striscioni anti Mezzogiorno. Ma solo “Il buon senso al governo” o “prima gli italiani”. Da forza nordista, la Lega si è definitivamente trasformata in forza nazionale. L’ultima Pontida con la Lega al governo è stata sette anni fa, anche l’ultima di Umberto Bossi alla guida del Carroccio. Si invocava la secessione e si raccoglievano le firme per trasferire alcuni Ministeri al Nord. Oggi invece sono in vendita le magliette blu dei giovani leghisti, che da Movimento Giovani Padani si chiameranno Lega Giovani.Qualche druido vestito di verde si è avvistato, così come qualche elmo con le corna. Ma sono pochi, una piccola minoranza di inguaribili nordisti.

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