ROMA (Giuseppe Palmieri) – La bozza dell’accordo c’è. Movimento 5 Stelle e Lega, dopo una giornata di incontri e trattative, sono più vicini alla formazione del nuovo governo. Il reddito di cittadinanza, nuove regole per i migranti, la riforma della legge Fornero. Questi i tre capisaldi dell’impegno delle due forze che vogliono condividere il nuovo corso di Palazzo Chigi.
Squadra di ministri snella e premier terzo
Serve ancora tempo, però. A chiederlo ufficialmente è Vincenzo Spadafora, braccio destro del leader del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio: “Sono necessari almeno altri due o tre giorni di trattativa, ma sui programmi c’è piena sintonia. Il premier? E’ molto probabile che un nome terzo, di garanzia, possa essere la soluzione migliore per portare avanti quanto si scriverà nel contratto. La squadra di ministri sarà snella, con meno di 20 ministri, ed entro la fine della prossima settimana ci sarà il giuramento”, ha spiegato.
La corsa dopo il passo di lato di Berlusconi
Le parole di Spadafora arrivano al termine di una giornata intensa, cominciata con un faccia a faccia a Montecitorio tra Di Maio e il numero uno della Lega, Matteo Salvini. I due potrebbero entrare a far parte del governo in prima persona, magari come ministri di peso. Resta in piedi l’idea di una staffetta nel ruolo di premier, ma la soluzione terza al momento resta favorita. La decisione di Silvio Berlusconi, arrivata ieri sera, di fare un passo di lato e non porre il veto alla trattativa per il nuovo esecutivo sembra aver definitivamente sbloccato lo stallo.
Tempi da rispettare
Ora è fondamentale rispettare i tempi. Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, era già pronto a varare una squadra di ministri neutrali per traghettare il Paese al voto in estate o in autunno. Ma l’improvvisa accelerata nella trattativa gialloverde ha bloccato tutto. L’inquilino del Quirinale, però, non ha alcuna intenzione di aspettare tempi biblici. Domenica è la data fissata dai partiti. Lunedì mattina dovranno dare una risposta definitiva a Mattarella. Oppure sarà game over e l’Italia tornerà al voto molto presto.