Rischia di trasformarsi nella giornata dei No-Tav. Durante il corteo del primo maggio a Torino si sono registrati scontri tra un gruppo di manifestanti che non vuole la Torino-Lione e la polizia.
La compagine che si trovava in piazza Vittorio ha cercato di raggiungere la testa del corteo al grido di “Fuori la Digos dalla manifestazione”. E dopo poco sono arrivati i primi tafferugli con le forze dell’ordine nella zona di via Po: spintoni e cariche di alleggerimento.
Il tema ‘lavoro’ passa in secondo piano. E a cercare di focalizzare l’attenzione sui problemi dell’occupazione è il sindaco Chiara Appendino: “La grande sfida del lavoro la vinci se ciascuno fa la sua parte. Lavoro che è dignità, è la strada per avere soddisfazioni economiche, sociali personali e bisogna lavorare tutti insieme per questo diritto”. Senza mezzi termini il primo cittadino ha invitato a non trasforare il Primo maggio “in un corteo sì Tav o no Tav, non è questo il tema di oggi. Ma il lavoro e dobbiamo ricordarci quanto sia doveroso per ciascuno di noi lavorare per la dignità del lavoro”.
Non solo con la polizia. Si sono registrati momenti di tensione anche tra No Tav e le delegazioni del Pd. I gruppi sono venuti in contatto con spintoni e alcuni manifestanti No Tav sostengono di essere stati feriti da cinghiate dal servizio d’ordine del Partito democratico.