‘La Prova del Cuoco’, domani la sfida di Napoli sui Vincisgrassi marchigiani

Due chef partenopei nella puntata di domani del programma condotto da Elisa Isoardi

ROMA – Atmosfera natalizia nell’aria e ‘Duello all’Italiana’ con un protagonista partenopeo nella puntata di domani del programma ‘La Prova del Cuoco’, in onda dal lunedì al venerdì su Raiuno alle 11,30. Nel corso del programma condotto da Elisa Isoardi, con la partecipazione di Ivan Bacchi, ci sarà la sfida tra lo chef napoletano Vincenzo Lebano e Kaba Corapi, di Catanzaro. I due saranno chiamati a confrontarsi su un piatto tipico della tradizione marchigiana, i Vincisgrassi.

Vincenzo Lebano
Vincenzo Lebano
Ancora Napoli

Un po’ di Napoli anche nella seconda manche tra i nuovi protagonisti del programma. I concorrenti Noemi Spica da Palermo e Nelly Balzanelli da Mantova se la giocheranno a colpi di ricette, affiancati dagli chef Elis Marchetti da Ancona e Antonio Totaro dal capoluogo partenopeo. A giudicarli la chef stellata Cristina Bowerman, la giornalista gastronomica Lorenza Fumelli e, “giurata per un giorno”, la conduttrice televisiva Ingrid Muccitelli.

Antonio Totaro
Antonio Totaro
Spazio al gorgonzola

Le festività sono ormai alle porte ed è tempo di pensare a preparare piatti succulenti. In trasmissione parlerà di gorgonzola con la ricetta della chef mantovana Clara Zani, che preparerà gustosi medaglioni di filetto di manzo con gorgonzola alla paprica e cavolo nero croccante. Con lei l’affinatore di formaggi Fiorenzo Giolito da Cuneo che svelerà tutte le proprietà di questo formaggio erborinato.

Cucina mia

Non mancherà la”puntamento con la rubrica ‘Cucina mia’. Domani la chef bolognese Alessandra Spisni realizzerà un grande classico di questo periodo: i tortellini in brodo. Spazio anche alla creatività dello chef Marco Claroni da Roma, che servirà un ricco e saporito carciofo ripieno di palamita. Tornerà immancabile il “borsino” della spesa” di Mr. Prezzo, Claudio Guerrini, con il suo report delle quotazioni del giorno dai banchi del mercato “Don Grioli” di Torino.

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