L’allarme climatico è sotto gli occhi di tutti. Incendi, alluvioni, temperature tropicali e colonnina del mercurio sempre più alta. Il nostro pianeta è in affanno sotto tutti i punti di vista, anche, e forse soprattutto, quello agricolo, e quindi quello alimentare. In particolare i cambiamenti climatici stanno rendendo ospitali ambienti che prima non lo erano, favorendo l’adattamento di specie non autoctone.
I pomodori
In queste settimane l’incubo degli agricoltori è la ‘tuta absoluta’, un insetto arrivato nelle nostre regioni da pochi anni, direttamente dal Sudamerica, che provoca danni gravissimi alle colture. Quest’anno si stanno sperimentando dei metodi green per liberarsi dall’infestazione, evitando quindi veleni inquinanti. Contro questo insetto si stanno ottenendo buoni risultati con la ‘trichogramma’, un noto parassitoide di uova di lepidotteri, utilizzato da molti anni in particolare per il controllo della piralide del mais. Ma non è un caso isolato, la lotta biologica viene sfruttata da secoli dai contadini.
La lotta biologica
La lotta biologica è una tecnica antica che sfrutta i rapporti di antagonismo fra gli organismi viventi per contenere le popolazioni di quelli dannosi. All’interno degli ecosistemi infatti ogni specie è soggetta all’interazione con fattori di controllo che regolano la dinamica della popolazione. Un ruolo importante è svolto dal controllo biologico da parte degli organismi viventi che con quella specie instaurano rapporti di antagonismo come la predazione, il parassitismo e la competizione. La lotta biologica non abbatte la popolazione di un organismo dannoso, bensì la mantiene entro livelli tali da non costituire un danno. Questo aspetto differenzia nettamente la lotta biologica dagli altri mezzi di difesa, come ad esempio la lotta chimica, che è senza dubbio più inquinante e che stermina indifferentemente tutto.
Gli amici dell’orto
Gli insetti amici dell’orto sono tanti e diversi. A dispetto dell’apparente inoffensività e dell’aspetto simpatico quasi tutte le coccinelle sono in realtà attivi predatori dotati di una notevole voracità al punto che sono frequenti i casi di cannibalismo e comportamenti predatori. Per questi motivi sono tra i più interessanti predatori impiegati nella lotta biologica. Per attirarle nell’orto bisogna piantare cavolfiori e cavolo broccolo, molto graditi alla coccinella. Questo insetto si è rivelato molto utile nelle coltivazioni in serra. La Xylella ha messo in ginocchio l’olivicoltura in Puglia e non solo. Uno studio traccia una strada promettente per il controllo biologico attraverso una microscopica vespa, la Ooctonus vulgatus , che è in grado di parassitare le loro uova. C’è poi la cimice asiatica, che è estremamente infestante e prolifaga, e sta diventando un vero e proprio flagello per gli agricoltori. Danneggia moltissime coltivazioni, dalla frutta alla verdura. Contro la cimice si sta dimostrando una grande alleata degli agricoltori la vespa samurai.