Roma, 25 lug. (LaPresse) – “Vorrei ricordare che l’articolo 49, comma 10, del decreto legislativo n. 177 del 2005, come riscritto dalla riforma del 2015, riserva la competenza sulle nomine dei direttori all’amministratore delegato. Previo parere obbligatorio del consiglio di amministrazione, parere che, nel caso dei direttori di testata, è vincolante se espresso con la maggioranza dei due terzi”. Così in una nota il presidente della commissione di Vigilanza Rai Alberto Barachini dopo l’Ufficio di presidenza. Si è trattato di un ufficio di presidenza nel corso del quale “sono state portate all’attenzione della Commissione di Vigilanza alcune notizie. Queste riferite da organi di stampa, in ordine ai presunti contenuti dei vertici tenuti ieri sera tra il presidente del consiglio ed i vice presidenti del consiglio. Dunque in quelle riunioni, insieme alla scelta dei componenti di nomina governativa del consiglio di amministrazione della Rai, tra cui il futuro amministratore delegato, sarebbe stato affrontato anche il tema dell’individuazione dei direttori di rete, di canale e di testata”.
sottolinea il presidente della Vigilanza
“Il rispetto delle norme a partire da quelle che attribuiscono le funzioni ai diversi soggetti coinvolti (governo, consiglio di amministrazione, amministratore delegato). Questa è la prima tutela della terzietà, indipendenza e obiettività del servizio pubblico radiotelevisivo. Dunque i principi su cui la Commissione parlamentare da me presieduta eserciterà scrupolosamente i suoi compiti di vigilanza, a tutela dei reali azionisti di riferimento, che sono i cittadini italiani”.