Rai1, ‘Passaggio a Nord Ovest’ domani alla scoperta di Aosta

Passaggio a nord ovest, in onda sabato 1 settembre su Rai1 alle 15.30. Insieme ad Alberto Angela si scopriranno le lontane origini della città di Aosta

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

MILANO (LaPresse) – Rai1, ‘Passaggio a Nord Ovest’ domani alla scoperta di Aosta. Passaggio a nord ovest, in onda sabato 1 settembre su Rai1 alle 15.30. Insieme ad Alberto Angela si scopriranno le lontane origini della città di Aosta. Verso la fine degli anni ’60, venne alla luce un sito preistorico di grande importanza a livello europeo. Caratteristico per una serie di strutture megalitiche e sepolture in dolmen. Che aprirono uno squarcio nella comprensione del popolamento della Valle d’Aosta. Durante l’età del rame e del bronzo.

Rai1, ‘Passaggio a Nord Ovest’ domani alla scoperta di Aosta

L’area, denominata Saint Martin de Corleans, dopo 40 anni di ricerche, è stata aperta al pubblico. E ancora, Singapore si estende su una superficie molto limitata e con un numero esiguo di terreni agricoli. E forse, proprio per questo, è diventata la ‘città giardino’ del futuro. La febbrile urbanizzazione e la densità di popolazione. Tra le più elevate al mondo hanno portato a testare innovativi modelli di agricoltura urbana verticale e alla conseguente realizzazione di veri orti sui tetti dei grattacieli. Poi si farà un viaggio attraverso cinque paesi (Brasile, Thailandia, Myanmar, Irlanda e Germania) per scoprire come un semplice oggetto, il pallone, unisca culture diverse tra loro ed assuma in ogni contesto un particolare significato.

Ecco cosa ci sarà durante la puntata

Dal senso profondamente spirituale che si respira in Brasile, alla settecentesca tradizione del calcio gaelico in Irlanda, si scopriranno molti retroscena sul gioco più semplice e più amato del mondo. Nella provincia di Jeju, a largo della costa meridionale della Korea, si incontreranno le ‘donne del mare’, che hanno il dono di trattenere il respiro della vita. È per la sopravvivenza che queste donne, chiamate ‘Haenyeos’, ancora oggi si immergono, anche ad 80 anni, senza bombole d’ossigeno, in apnea, proseguendo una tradizione ormai millenaria.

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