Milano, 21 giu. (LaPresse) – La ‘svolta elettrica’ nella storia della musica a partire dallo strumento principe del rock: la chitarra elettrica. Sono gli argomenti al centro del quarto episodio della serie ‘Soundbreaking’, in onda venerdì 22 giugno alle 23.45 su Rai5. Commercializzata solo dalla fine degli anni ’30, la chitarra elettrica ha prima conquistato spazi nel jazz e nel blues, grazie a interpreti come Charlie Christian e Muddy Waters, per poi dominare l’epopea del rock. Negli anni ’60, l’avvento dei grandi amplificatori e dei primi effetti, come il distorsore, fanno crescere in modo esponenziale la potenza del rock, non solo in decibel. Gli Who sono la band simbolo di questa svolta ‘rumorosa’, ma, grazie al genio creativo di Pete Townshend, saranno anche tra i primi ad accostarsi alle nuove tecnologie elettroniche, con l’avvento dei primi sintetizzatori. In breve tempo, il confine tra musicista, tecnico del suono e inventore si fa sempre più indefinito, come si scoprirà nelle testimonianze dei produttori di artisti apparentemente lontanissimi, come Stevie Wonder e i Devo, accomunati dall’uso massiccio dell’elettronica per esprimere le loro diversissime creatività.
gli ospiti
Attraverso gli interventi di altri geni dell’elettronica applicata alla musica come il compositore di colonne sonore Hans Zimmer e Brian Eno, si arriva fino ai nostri giorni, in cui l’evoluzione tecnologica e la diffusione dei computer consentono quasi a chiunque di cimentarsi con la composizione musicale. Forse è vero che la musica elettronica è il folk del nostro tempo, e il laptop è il suo strumento. Interviste originali con i Black Keys, Roger Daltrey dei Who, Jeff Beck, Ben Harper, Roger Waters, BB King, Stephen Winwood.