REGGIO EMILIA – La polizia di Reggio Emilia ha sequestrato all’interno di un’officina oltre due quintali di droga: 221 kg di hashish, 4 di cocaina ed 1 di marijuana. A finire in manette tre persone: il titolare, maghrebino, in regola con il permesso di soggiorno, e due dipendenti italiani. Nell’officina, la droga era stipata ovunque: nei controsoffitti, nelle autovetture in riparazione, nei cassetti. Oltre allo stupefacente di altissima qualità, hanno sequestrato all’interno di un’officina anche una rilevante somma in denaro conservata sottovuoto.
Ai domiciliari per spaccio si danno alla fuga: arrestati un mese fa
Hanno bloccato alla frontiera di Ventimiglia, due richiedenti asilo nigeriani, di 22 e 32 anni. Dopo essere stati arrestati per aver spacciato nei pressi della scuola di Montecchio Emilia, in provincia di Reggio Emilia, si erano dati alla fuga non appena scattato il provvedimento di espulsione. I due intendevano raggiungere la Francia e sono stati fermati al confine grazie all’alert diramato dai carabinieri di Montecchio. Ora si potrà procedere alla loro espulsione. I due erano finiti sotto la lente dei carabinieri di Montecchio Emilia nell’ambito di un indagine avviata per droga.
Nel corso di una perquisizione domiciliare, avvenuta lo scorso gennaio, le forze dell’ordine hanno sequestrato due smartphone. In quanto, da una sommaria ispezione, risultavano contenere messaggi riconducibili all’attività di spaccio. Dall’esame dei tabulati i carabinieri erano infatti risaliti a numerosi contatti con diverse persone, assuntori di cocaina, eroina e marjuana. La modalità di spaccio era chiara. Alla chiamata i pusher uscivano dalla struttura che li ospitava con lo stupefacente. Incontrandosi con i clienti in un’area pedonale vicino alla scuola elementare del paese dove avveniva lo scambio. Quindi l’arresto, la notifica del provvedimento di espulsione e la fuga, terminata ieri quando i due a Ventimiglia sono stai arrestati per evasione.
(LaPresse)
