Nuovi guai per Renzi, dopo la grana ‘Airbus’ spuntano i Rolex degli Arabi restituiti in ritardo

La restituzione degli orologi sarebbe avvenuta con un anno di ritardo. Si ipotizza, però, che si trovino ancora nelle casseforti del Diprus

Foto Alberto Pizzoli in foto Matteo Renzi

ROMA – Nuove grane per Matteo Renzi.  Dopo la rottamazione dell’Airbus A340, voluto dall’ex premier, ora al fiorentino tocca fare i conti con un’inchiesta condotta da Il Fatto Quotidiano. Al centro di quel lavoro ci sono dei Rolex che Renzi avrebbe ricevuto in dono dall’Arabia Saudita, e che, quanto pare, non avrebbe ancora restituito.

Il tesoretto di Renzi

Il giornale diretto da Marco Travaglio mesi fa aveva già lanciato la notizia di questi “pensierini” accettati in regalo, contro il regolamento, da parte del team dell’allora presidente del consiglio Renzi. Ora, però, vi ritorna con nuovi approfondimenti. Ma facciamo un passo indietro. I regali dispensati a Renzi & company sarebbero stati elargiti il 9 novembre del 2015. La vicenda sembrava essersi archiviata una volta dichiarata la restituzione dei costosi regali.
Ora, però, Travaglio riapre il caso, sostenendo che gli orologi si trovino ancora nella cassaforte al secondo piano del Dipartimento dei beni strumentali della Presidenza del Consiglio. Si tratta di beni molto, ma molto costosi, tra i quali tre Rolex modello Yacht Master II, ciascuno dal valore di 15mila euro.

Restituzione ritardataria

I dubbi si fonderebbero su delle dichiarazioni di alcuni testimoni oculari intervistati dal Il Fatto Quotidiano. Costoro hanno riferito di una rissa scoppiata tra i vari delegati della presidenza del Consiglio. Si sarebbero cioè messi a bisticciare su chi aveva ricevuto l’orologio più prezioso, tanto che Renzi, per sedare gli animi, aveva ordinato che tutti i regali venissero riconsegnati prima che scadesse il suo mandato al governo.
La consegna, però, è avvenuta molto in ritardo, vale a dire un anno dopo.

E’ anche questa una bufala?

Chissà se anche questa notizia sarà bollata come falsa da Matteo Renzi, che aveva liquidato l’imbarazzante vicenda dell’Airbus A340 definendola una “bufala” del nuovo governo. Lo smantellamento del suo aereo extra lusso è stata intanto già avviata dopo la dichiarazione di Giuseppe Conte, che ha messo in primo piano la “volontà di rescindere il contratto di leasing dell’aereo Airbus A340-500, acquistato in passato“.
Il ministro Toninelli ha assicurato che la rescissione del contratto in precedenza stipulato da Renzi con Etihad non avrà penali.
L’accordo tra Renzi e la compagnia araba aveva un valore totale di circa 150 milioni di euro, con un leasing di 96 rate (vale a dire 8 anni). Sarebbe dunque terminato nel 2024.

 

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