Renzi e Iv non tentano De Luca

Renzi e Iv non tentano De Luca

NAPOLI Matteo Renzi ha provato a tentare Vincenzo De Luca, ha lanciato un segnale ma con la consapevolezza che non ha la forza per convincerlo a seguirlo in Italia Viva. Ha teso la mano in occasione della convention napoletana del suo partito, “365 all’alba, l’alternativa è riformista”, cercando di insinuarsi nel mezzo dello scontro tra il governatore e la segretarie dem Elly Schlein. Ma non riuscirà a convincere il leader di Palazzo Santa Lucia:  “Abbiamo appoggiato Vincenzo De Luca in Campania e siamo parte della maggioranza, nelle discussioni tra De Luca e Elly Schlein non ci metto bocca, mi limito ad assistere ad un continuo scontro. Chi è riformista nel Partito Democratico oggi si sente fuori posto, si sente un pesce fuor d’acqua: amici riformisti, ma che ci state a fare nel Pd? De Luca è presidente della Regione e se un po’ lo conosco ho l’impressione che farà di tutto per avere il terzo mandato nel 2026. Ma da qui al 2026 dico: non preoccupatevi di quello che avverrà, ma preoccupiamoci del 2023, 2024 e 2025. Qui in Campania c’è da finire di spendere i soldi che ho dato io a Enzo, quelli delle ecoballe, della Circumvesuviana, degli investimenti sulla cultura. Il Pd deciderà se candidare De Luca o no, ma la mia previsione è che lui resterà nel Pd, il punto vero è che resterà ma aprendo una discussione dialettica con Schlein. Non credo che lascerà il suo partito”.Troppo piccola Italia Viva per convincere De Luca a mollare i dem. E l’ex premier sa anche che il massimo che può offrire è una sponda dialettica: “Penso che molti del Pd tratteranno con la segreteria minacciando di venire da noi in Iv. Ci utilizzeranno e sarà l’ennesimo servigio che faremo alla causa riformista di questo Paese”. Nessuna sorpresa in platea, nessun ‘curioso’ oltre le forze di Iv. Renzi intanto ha nominato alla Stazione Marittima Raffaella Paita comecoordinatrice nazionale del partito. Il prossimo mese inizieranno i congressi territoriali che si svolgeranno dal basso e che avranno luogo da ottobre. Per un partito che cresce a fatica, ce n’è uno che muore. Ieri proprio a Napoli è stato votato l’addio ad Articolo-1, che converge definitivamente nel Partito democratico e diventa un’associazione denominata ‘Compagno è il mondo’. “Dobbiamo guardare con fiducia al futuro. E il nostro investimento sarà tutto rivolto a dare forza al nuovo Pd. Proprio stamattina un gruppo autorevole di compagne e compagni, che hanno vissuto l’esperienza di Articolo Uno, ha dato vita ad una nuova associazione. Sarà un luogo aperto a tutti, indipendentemente dalle scelte individuali che ciascuno farà sul piano partitico, volto a rafforzare la cultura politica della sinistra democratica del nostro Paese”, ha detto l’ex ministro Roberto Speranza nel giorno dell’ultima assemblea nazionale del partito. Che ora diventa una delle forze interne al Pd, che si veste sempre più di rosso, allontanando ogni possibile alleanza con quei moderati che erano in conclave a poche centinaia di metri di distanza.

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