Ultraleggero si schianta al suolo: morti il pilota e il padre

Ultraleggero si schianta al suolo: morti il pilota e il padre
Ultraleggero si schianta al suolo: morti il pilota e il padre

MUGNANO – Aveva già conseguito il brevetto di volo, il 21enne Enrico Amatore, e ieri voleva dimostrare al papà Luigi quanto era bravo e abile a guidare in cielo. Voleva fargli vedere i progressi fatti negli ultimi tempi. Come succede a ogni figlio, l’approvazione di un genitore è importante ed Enrico vuole mettersi in mostra, farsi apprezzare. E trascorrere qualche ora col padre facendo ciò che amava più di ogni altra cosa. 

Poi, l’imponderabile: ha perso il controllo del velivolo, quindi lo schianto e la tragedia che si è concretizzata in tutta la sua crudeltà. In tutta la sua ferocia. Sono morti entrambi, una famiglia spezzata dal dolore. Due città, Cellole e Mugnano, sotto choc. 

E’ un sabato mattina come tanti al Delta Club Napoli di Castelvolturno. Enrico, 21 anni, e il padre Luigi, 64enne in pensione, escono dalla loro abitazione a Mugnano e si infilano in macchina. Arrivano alla scuola di volo in provincia di Caserta alla buonora. Il ragazzo è di casa al club. Sono lì perché vogliono godersi una mezza giornata insieme nel segno della passione del giovane pilota. Mancano pochi minuti alle 10 quando il Piper decolla. Sono le 10,40. Enrico e Luigi sono entusiasti. Il ragazzo della presenza del padre, il padre della bravura del figlio. Prova un senso di orgoglio. Ma qualcosa va storto. Inizia a piovere. Un temporale violentissimo si abbatte sulla zona costiera del Casertano.

 

La scena successiva è terribile. Sono le 11 quando dal Delta Club vengono sollecitati i soccorsi. Per cause ancora da chiarire, il piccolo aereo privato tipo ultraleggero biposto monomotore è appena precipitato nel canale di un terreno nella zona del comune di Cellole. Sul posto interviene una squadra del comando provinciale dei vigili del fuoco di Caserta proveniente dal distaccamento di Mondragone. Dopo la geolocalizzazione della posizione da parte degli operatori della sala operativa del comando, i vigili del fuoco raggiungono la zona dell’incidente insieme al personale del 118. Quello che trovano in quell’appezzamento è difficile da descrivere. Sul terreno i rottami sparsi del Piper e le due persone ancora incastrate tra le lamiere del velivolo, ormai irriconoscibile. Purtroppo per Enrico e Luigi Amatore i medici non possono fare altro che constatarne il decesso. Iniziano le operazioni di messa in sicurezza dei luoghi e la successiva rimozione del veicolo. Intanto, sul luogo dell’incidente arrivano pure i carabinieri i carabinieri della compagnia di Sessa Aurunca agli ordini del capitano Giovanni Russo, comandante del nucleo operativo e radiomobile. E i familiari per il momento del riconoscimento delle vittime. Gli investigatori avviano la macchina delle indagini. Cos’è successo in volo? Cosa ha causato l’incidente? Perché Enrico ha perso il controllo del Piper? Probabilmente, ma è un’ipotesi non ancora accertata, il forte temporale durato una manciata di minuti. Enrico era esperto di voli, non era alle prime armi. Aveva già conseguito il brevetto di volo. Una passione che coltivava da tempo e che lo aveva portato a rendere quell’amore per gli ultraleggere il fulcro della sua vita. “Volare via”, il motto che aveva scelto per la sua ‘bio’ sui social. A leggerlo dopo la tragedia, suona come una triste profezia.

Dolore in due città per il cestita e il vigile in pensione

Aveva due grandi passioni, due grandi amore, Enrico Amatore: il basket e gli ultraleggeri. Il giovane era stato un atleta della squadra di pallacanestro della sua città. Era cresciuto e si era fatto uomo sul parquet. Aveva imparato la disciplina e che lo sport è una metafora della vita: bisogna essere leali, ma anche scaltri, mai cattivi. La notizia della tragedia è arrivata a Mugnano nel giro di pochi minuti. “Il Mugnano Basket Asd piange la scomparsa del suo ex atleta Enrico Amatore – recitava il comunicato della società diffuso in mattinata – tragicamente scomparso in un incidente aereo in provincia di Caserta. Ragazzo eccezionale e sempre disponibile, mancherà a tutti. Alla famiglia va la vicinanza di tutta la società”.  

Mugnano è una città segnata dal dolore. “Poteva essere un sabato come tanti e invece la vita ti richiama drammaticamente  alla realtà – il commento di Vincenzo Massarelli, vicesindaco – La morte di Gigi e di Enrico è una tragedia  che colpisce la comunità intera, ma soprattutto i loro familiari in particolare la professoressa Lina Varriale, preside del Segrè, cui si esprime la vicinanza dell’intera città di Mugnano”. Enrico e Luigi erano rispettivamente figlio e marito di Raffaellina Varriale, dirigente scolastico del liceo Segrè di Mugnano e Marano, tra le eccellenze, non solo per la provincia, dell’istruzione napoletana. 

Una famiglia stimata, rispettata, guardata con ammirazione. Un quadro perfetto. Ieri mattina Raffaellina ha ricevuto la telefonata che non gli augura a nessuno. E lì è cominciato il suo incubo. 

Profondo e sincero cordoglio sono stati espressi dal Comitato dei genitori delle scuole di Mugnano e dell’Associazione genitori Area Nord. A loro coro si è unita la confraternita Pio Monte del Purgatorio e anche la dirigenza dell’Istituto comprensivo Siani di Villaricca.  Il sindaco Luigi Sarnataro è scosso: l’amministrazione comunale sarà sempre vicina alla professoressa Varriale. Luigi Amatore era molto conosciuto in città. Per decenni è stato in servizio presso il comando della polizia municipale di Napoli. Ora che era in pensione voleva soltanto godersi la famiglia, i figli e la moglie. Voleva recuperare il tempo non trascorso insieme ai suoi amori quando vestiva la divisa di poliziotto municipale. 

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